Iscritto nel registro dei pm di Roma anche l’ex ad della Centrale unica di acquisti della Pa, Domenico Casalino. I nomi compaiono nella richiesta di proroga delle indagine. Sotto la lente degli inquirenti un incontro tra il manager e l'imprenditore toscano Carlo Russo del 21 settembre 2016
Silvio Gizzi, amministratore delegato di Grandi Stazioni, è indagato dalla Procura di Roma nell’inchiesta su presunte irregolarità negli appalti in Consip. Iscritto nel registro anche l’ex ad della Centrale unica di acquisti della Pa, Domenico Casalino. I nomi dei nuovi indagati compaiono nella richiesta di proroga delle indagine notificata nei giorni scorsi. Il nome di Gizzi era emerso già nel maggio scorso nel procedimento in cui è indagato per turbativa d’asta l’imprenditore toscano Carlo Russo, già coinvolto con l’accusa di traffico di influenze nel filone che vede indagato per lo stesso reato Tiziano Renzi.
Il filone di indagine prende spunto dalle intercettazioni che il Noe fece alla fine della scorsa estate su incontri e colloqui tra Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano arrestato per corruzione in uno dei filoni dell’indagine, e Russo. In uno di questi i due parlano proprio di Grandi Stazioni. All’attenzione degli inquirenti anche un incontro del 21 settembre 2016 che Russo ha con Gizzi presso Stazione Termini di Roma. Qualche ora dopo Russo viene visto entrare negli uffici romani di Romeo.
Secondo la ricostruzione dei fatti che emerge dalle carte dell’inchiesta, nel luglio 2016 Russo propone a Romeo di partecipare a una gara vantando buoni rapporti con Gizzi. Il 21 settembre, l’imprenditore toscano chiama l’ad di Grandi Stazioni e lo incontra alla Stazione Termini dove viene filmato dagli inquirenti. In quel momento – annotano gli investigatori del Noe e della Guardia di finanza di Napoli nelle informative – la società nata per gestire le 14 maggiori stazioni ferroviarie italiane “ha in corso di assegnazione un appalto al Romeo”.
Due le gare citate nelle informative: quella delle pulizie, divisa in due lotti di 90 e 85 milioni; e quella delle manutenzioni per altri 75. “Romeo non ha vinto nessuna delle due gare”, spiegava al Fatto Quotidiano Gizzi il 5 marzo. Alla domanda se avesse parlato con Russo quel giorno di Romeo, il manager negava: “Sono stato nominato per merito nel 2016 e non ho parlato con lui della gara e di Romeo”.