Il leader ambientalista, Angelo Bonelli, mette nel mirino il regolamento edilizio varato dal consiglio comunale siciliano: "Una sanatoria edilizia approvata per prendersi i voti degli abusivi. Prevede la concessione del diritto di abitazione a chi ha commesso l’abuso". Il sindaco Cinque: "È un ignorante. Abbiamo demolito anche case di boss che ora vogliono farmi la pelle"
Un attacco durissimo e una replica tutt’altro che morbida. È scontro aperto tra il leader dei leader dei Verdi, Angelo Bonelli, e il sindaco del Movimento 5 Stelle di Bagheria, Patrizio Cinque. Il motivo? Il regolamento edilizio approvato il 16 giugno scorso dal consiglio comunale siciliano su input della giunta pentastellata. Un elenco di norme che il leader ambientalista definisce come una “sanatoria edilizia” approvata per motivi elettorali. “I campioni della legalità del M5S approvano a Bagheria, per prendersi i voti degli abusivi, una vera e propria sanatoria edilizia bloccando le demolizioni e vendendo le case abusive agli abusivi o ai propri famigliari attraverso un prezzo basso e con un pagamento diluito a 15 anni”, è l’attacco d coordinatore nazionale dei Verdi. “Bonelli è un ignorante”, è la replica di Cinque, che rivendica di aver “personalmente segnalato e fatto demolire un immobile di 700 metri quadrati appartenente ad un boss attualmente in attività e di aver segnalato e avviato il procedimento di revoca di una concessione falsa data alla famiglia numero 2 della mafia siciliana che adesso, secondo alcune voci di corridoio, vuole farmi la pelle
Ma perché il leader ambientalista definisce il regolamento dei grillini come “vergognoso”, “totalmente illegittimo” e “in contrasto con le leggi nazionali”? Due i punti fondamentali del regolamento contestati da Bonelli. “All’articolo 7 – spiega – si prevede la concessione del diritto di abitazione a chi ha commesso l’abuso o per i suoi famigliari. Sempre secondo l’articolo 7 l’assegnazione del diritto di abitazione sospende i procedimenti amministrativi di demolizione dell’immobile abusivo”. Secondo il documento approvato nella città pentastellata, infatti, “per i fabbricati abusivi aventi destinazione abitativa per i quali il consiglio comunale abbia deliberato il mantenimento per soddisfare il fabbisogno di edilizia residenziale pubblica qualora il fabbricato risulti adibito a dimora abituale e principale del responsabile dell’abuso e del suo nucleo familiare, il sindaco dopo l’acquisizione dell’immobile al patrimonio comunale su richiesta del responsabile dell’abuso può concedere il diritto di abitazione sull’immobile al richiedente, al responsabile dell’abuso e ai componenti del suo nucleo familiare”.
Ma non solo. Perché un altro punto contestato da Bonelli è quello rappresentato dall’articolo 13. “Il regolamento edilizio prevede, secondo il principio della massima redditività per il comune, di mettere all’asta per la vendita l’immobile abusivo dando diritto di prelazione a chi ha commesso l’abuso o ai suoi parenti in linea retta. Inoltre nel regolamento non si fa nessuna differenza tra abuso in zona vincolata e non, per cui anche gli abusi in zona vincolata potranno usufruire di quanto previsto dal regolamento edilizio”. Il passaggio criticato contenuto dall’articolo 13 che recita: “Nell’asta pubblica di vendita, a parità di prezzo offerto per l’acquisto dell’immobile oggetto del presente Regolamento, viene data prelazione a chi ne aveva prima la proprietà”. All’articolo successivo, invece, si concede all’acquirente un “pagamento dilazionato in non più di 15 anni con pagamento immediato di una questa non inferiore al30% del prezzo di cessione ad un interesse pari al tasso legale. “Questo regolamento – attacca sempre Bonelli – è totalmente illegittimo e vergognoso e va fermato per evitare che in questi giorni il comune di Bagheria cominci ad applicarlo e per queste ragioni nei prossimi giorni mi recherò a Palermo per incontrare le autorità giudiziarie, prefettizie e regionali affinché ognuna di propria competenza intervengano”.
Obiezioni rispedite al mittente dal primo cittadino di Bagheria. “Bonelli è un ignorante – dice Cinque- ma sono disponibile, se vuole affrontare seriamente l’argomento, a sedermi accanto a lui e a spiegargli quello che abbiamo fatto e faremo sulla questione abusivismo. Gli spiegheremo anche che il regolamento parla di immobili acquisiti e, dalle sue parole, credo non sappia che gli immobili in zona di inedificabilità assoluta non si possono mantenere per pubblico interesse ma, previa disponibilità economica dell’ente, vanno demoliti. Caro Bonelli la aspetto”.
Nei giorni scorsi, tra l’altro, è finito sotto il fuoco incrociato delle polemiche tra pro e anti abusivi anche Giancarlo Cancelleri, candidato governatore della Sicilia per il M5s alle elezioni del prossimo 5 novembre. Il motivo? L’aspirante presidente ha detto di non avere intenzione di perseguire il cosiddetto “abusivismo di necessità” dovuto al fatto che “non sono mai stati fatti i piani casa in questa Regione”. “Quando ho parlato di abusivismo di necessità – precisa Cancelleri – intendevo solo questo: l’interesse, primario del MoVimento di stare vicino a quei cittadini e sindaci che sono stati lasciati soli, sia dal governo nazionale, che dal governo regionale su un problema che riguarda in Sicilia centinaia di migliaia di prime abitazioni”.