Su 811 verifiche effettuate in tutta Italia, sono state 450 le violazioni verbalizzate. In 370 casi è stato accertato l'affitto in nero, ma il fenomeno più preoccupante riguarda le case pollaio, soprattutto in Salento. In un caso, ai giovani era stato affittato anche un deposito con un piccolo bagno, senza finestre né impianto di areazione per 450 euro a settimana. I finanzieri: "I ragazzi collaborano e denunciano, segnale positivo"
E’ irregolare una casa vacanze su due, molto spesso perché affittata in nero. Ma non solo: in molti casi mancano i requisiti igienico-sanitari o gli appartamenti sono sovraffollati. La località con il maggior numero di infrazioni? Gallipoli, meta tra le più gettonate dell’estate 2017, soprattutto per quanto riguarda il turismo giovanile. E’ quanto ha scoperto la Guardia di finanza durante i controlli avviati dallo scorso 1 luglio sui proprietari di seconde e terze abitazioni. Su 811 verifiche effettuate in tutta Italia, sono state 450 le violazioni verbalizzate. In 370 casi è stato accertato l’affitto in nero, ma il fenomeno più preoccupante riguarda le case pollaio, soprattutto in Salento.
La maggior parte delle abitazioni fuori da ogni regola sono state scoperte a Gallipoli. Durante i controlli, i finanzieri si sono imbattuti in case dove non c’erano requisiti igienici e riempite soprattutto di ragazzi tra i 16 e i 28 anni. In un caso, ai giovani era stato affittato anche un deposito con un piccolo bagno, senza finestre né impianto di areazione.
Nel garage, accatastato come magazzino, con un bagno realizzato con pareti in cartongesso, sono stati trovati quattro giovani turisti. I ragazzi avevano pattuito un prezzo complessivo di 450 euro per stare a Gallipoli una settimana. Gli affitti di solito, per una abitazione di 60 metri quadrati che potrebbe ospitare 5-6 ragazzi, variano dai 2.600 euro ai 2.800 euro a settimana. E nelle scorse settimane era diventato virale un annuncio che proponeva una brandina su un balcone per 10 euro a notte. Un po’ come negli scorsi anni, quando vennero rintracciati dei turisti accampati sui tetti delle case.
Ventisette gli appartamenti ispezionati a Gallipoli nelle aree balneari di Baia Verde e Lido San Giovanni, all’interno dei quali è stata riscontrata complessivamente la presenza di 181 giovani turisti, quindici dei quali minorenni, provenienti da ogni parte d’Italia. In 24 casi è stata accertata la violazione dell’ordinanza comunale che vieta il sovraffollamento, e che prevede, nel caso di superamento dei parametri di densità abitativa – rapporto tra numero di inquilini e superficie abitabile – previsti dalla normativa di settore, la sanzione amministrativa pari a 350 euro per ogni persona in eccedenza, oltre alla possibilità di far ricorso a una ordinanza comunale per lo sgombero dei locali sovraffollati. La media – stando ai dati della Finanza – è di 6 persone in case da 60 metri quadrati. Dieci metri quadrati a testa. Valigia e zaini compresi.
“Arrivano pieni di entusiasmo ma spesso poi rimangono delusi da come vengono ospitati: le stanze non sono quelle che venivano vendute nei siti internet, sono più piccole e anguste ma i ragazzi pur di non rinunciare alle vacanze si accontentano. Quando però arriviamo, collaborano con noi e questo è un dato assolutamente positivo”, raccontano gli investigatori della Guardia di Finanza di Lecce. “Tanti – aggiungono – passano anche in caserma per segnalare la mancata consegna di ricevute, o denunciano di aver trovato una stanza diversa da quella pattuita: i ragazzi collaborano e spesso anche presentano denunce“.