L'episodio a Charlottesville, in Virginia, durante la fiaccolata intitolata 'Unire la destra' che ha portato a violenti scontri. Il conducente è stato fermato: l'incidente sarebbe intenzionale. Secondo quanto riportato dai media locali, l’auto avrebbe ferito cinque o sei persone tra gli oppositori dei suprematisti. Dichiarato lo stato d'emergenza, Trump condanna: "Non c'è spazio per questo tipo di violenza in America". Nel corso della serata si è schiantato anche l'elicottero della polizia che pattugliava l’area della manifestazione: due morti
Un’auto di colore grigio si è lanciata contro la folla durante una manifestazione dei suprematisti bianchi a Charlottesville, in Virginia, negli Stati Uniti. Lo riportano i media locali, che parlano di una trentina di feriti, che hanno riportato fratture alle gambe. Secondo la Cnn, però, almeno una persona sarebbe rimasta uccisa. Il conducente dell’auto è stato fermato dalla polizia. Secondo le ricostruzioni preliminari, l’incidente sembrerebbe intenzionale.
L’auto avrebbe investito gli oppositori dei suprematisti, in una zona vicina al luogo dove la polizia ha ordinato lo sgombero del raduno. Già in precedenza c’erano stati infatti degli scontri durante la marcia, che avevano portato il governatore della Virginia, Terry McAuliffe, a dichiarare lo stato d’emergenza. Al momento la dinamica dei fatti non è molto chiara e un comunicato delle autorità locali parla di un incidente che ha coinvolto tre veicoli. Dai video postati su Twitter dai testimoni, sembra infatti che l’auto grigia abbia tamponato ad altissima velocità altri due veicoli che procedevano a passo d’uomo tra la folla, prima di fare marcia indietro e allontanarsi.
Nel corso della serata si è schiantato anche un elicottero di sorveglianza della polizia che pattugliava l’area della manifestazione. A bordo due persone che hanno perso la vita nell’impatto.
Raw footage of a car plowing into protesters in #Charlottesville. @JordanUhl pic.twitter.com/RTQFW4pSNF via @GlobalZarfati
— ARnews 1936 (@ARnews1936) 12 agosto 2017
Another look at a car intentionally driven into counter-protesters in #Charlottesville. Suspect hit reverse & left. pic.twitter.com/SAiLmegj8W
— Kevin Rincon (@KevRincon) 12 agosto 2017
La marcia, intitolata ‘Unire la destra’, è stata indetta per protestare contro i piani di rimuovere una statua del generale Robert Lee, pro schiavitù, che nella guerra civile americana del 1861-1865 guidò le forze confederate. A decidere per la rimozione è stato il Consiglio comunale. Nonostante l’inizio della marcia fosse previsto per mezzogiorno ora locale a Emancipation Park, nel centro della città, alcuni minuti prima sono scoppiati i primi scontri. Gli scambi di slogan tra i manifestanti, che indossavano bandiere confederate e scudi, e gli oppositori, sono sfociati rapidamente in uno scontro violento. Secondo la polizia di Charlottesville, diverse persone sono rimaste ferite negli scontri, ma le autorità non hanno fornito un bilancio.
“Tutti dobbiamo essere uniti e condannare tutto ciò che l’odio rappresenta. Non c’è spazio per questo tipo di violenza in America. Stiamo tutti uniti!”, ha commentato su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Al grido di slogan nazisti e di ‘white lives matter’, la marcia dei suprematisti bianchi è stata accolta con sdegno dalle autorità locali. Il sindaco di Charlottesville, Mike Signer, l’ha definita una marcia di “odio, razzismo e intolleranza”.