PRALONGO – FORNESIGHE e tutta la Valle di Zoldo (Belluno)
Ma davvero non siete mai stati in val di Zoldo? Tutti a correre verso Cortina e il Cadore, che sono ad un tiro di schioppo, e nessuno si è mai fermato a Forno di Zoldo, Pralongo, Fornesighe, Pecol? Male, molto male. Perché qui, come direbbe Olmi, il tempo si è fermato. Sembra di essere in quei fantastici luoghi portoghesi fermi a qualche decennio fa, pur avendo ogni tipo di comfort. A noi piace invece riposare in luoghi tranquilli e silenziosi come Pralongo e Fornesighe. In B&B come Villa Chele o Dormì e Disnà dove anima viva non osa romperti le scatole con musica a tutto volume, bailamme da piazza del paese, vociare continuo. La fortuna di questa vallata verdissima, famosa nei secoli passati per la produzione di chiodi e all’inizio del ‘900 per il gelato, diventa ovviamente anche il suo limite in questo evo di vacanze dementi dove si vogliono riprodurre le abitudini tamarre della vita da città. Le passeggiate in valle verso il laghetto “El Vach”, l’incantevole anello tra Brusadaz e Costa, la breve escursione verso il Rifugio Città di Fiume dal passo Staulanza, non richiedono preparazione atletica, durano poco, e offrono l’eterna bellezza di panorami mozzafiato oltre i 1600/1800 metri. Poi certo non avrete il viavai della movida e alle 22, massimo 22.30, si va a letto, ma il gioco vale la candela. Probabile che finiti per caso a Colcerver poco sopra Pralongo, borgo antichissimo con dieci anime a popolarlo, preferiate non ritornare mai più a casa.