L'idea è dell'azienda californiana Vulcan Innova, che ha sfruttato il monoblocco del motore sei cilindri in linea della M3 E36 per sistemare gli orologi. Che, grazie a un pistoncino motorizzato, vengono estratti dalla loro "custodia" e persino ricaricati se necessario. Ma il prezzo è da sballo
In genere gli appassionati di automobilismo amano gli oggetti di arredamento derivati da componenti meccaniche fuori uso, come ad esempio gli orologi creati utilizzando le ruote dentate di un cambio o le lampade da interno derivate da vecchi fari (alcuni bevono persino del gin in cui galleggiano punterie e alberi a camme).
C’è anche chi riesce a riciclare vecchi monoblocchi usandoli come basi di appoggio per tavolini di cristallo… o per realizzarci il più arrapante astuccio per orologi del pianeta: si parla del “VI52”, prodotto dalla californiana Vulcan Innova.
E’ realizzato a partire dal motore 6 cilindri in linea della gloriosa BMW M3 E36 (codice motore M52, da cui origina anche il nome del portaorologi in questione): come è facile immaginare, può contenere fino a 6 orologi, alloggiati dove una volta correvano i pistoni del propulsore.
Il monoblocco è stato spogliato di tutte le componenti secondarie, pulito da ogni impurità e riportato allo stato originale. In ogni cilindro è presente un pistone motorizzato estensibile – che consente all’orologio di uscire dal suo alloggiamento – e roteante, ideato per ricaricare gli orologi automatici (3 le velocità di rivoluzione).
Di questo gioiellino ne saranno realizzate 52 unità – numero non casuale, visto il nome industriale del motore, “M52” – personalizzabili: ciascuna può essere opzionata con un rivestimento ceramico, colori o motivi specifici impressi sul monoblocco o sui cilindri, led di differenti cromie e specifici pellami su cui poggiano gli orologi. Prezzo naturalmente fuori di testa: si parte da 25 mila dollari.