“Salvini? Dice che dobbiamo pensare all’Italia. Non sono d’accordo, all’Italia dobbiamo pensare nel senso di metterle la museruola, perché ci mangia troppo e ci porta via troppo. Tanti soldi dati a Roma non si sa dove vanno, è un caos”. Sono le parole del presidente della Lega Nord, Umberto Bossi, in un comizio tenutosi ieri in occasione della festa del partito a Pontida, peraltro concomitante con quello del segretario Matteo Salvini a Ponte di Legno. Il monologo del Senatur, accumulando topos su topos tipici del Carroccio, è tutto incentrato sul referendum per l’autonomia di Lombardia e Veneto, previsto il 22 ottobre. “Non è per l’indipendenza” – precisa – “però dal punto di vista economico è abbastanza importante, perché la Lombardia da sola paga 57 miliardi di euro di residuo fiscale all’anno allo Stato italiano. Si scrive ‘autonomia’, ma si legge ‘tenerci i soldi a casa nostra’, perché sono i soldi dei lombardi. Se noi diamo i soldi a tutti, restiamo col culo per terra. Questo non va bene. Dobbiamo stargli sul fiato sul collo fino all’ultimo minuto, perché questi per i soldi sono capaci di qualsiasi cosa“. Inevitabile il riferimento ai processi a suo carico, che gli sono costati per due volte la condanna in primo grado per appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato: “C’ero io segretario della Lega e hanno inventato che avrei rubato soldi alla Lega. Figuriamoci. Hanno fatto una sentenza senza prove, una vergogna. I lombardi non possono stare in un Paese in cui neppure il tribunale è sicuro e si fanno processi politici come ai tempi del fascismo. La Lombardia e il Veneto non ci stanno. Hanno pensato di togliere qualche dirigente e di condannarlo, pensando che scappassero tutti. No, non scappa un cazzo di nessuno. I lombardi non scappano, hanno capito che bisogna fare una battaglia frontale. La Lega è giustizia e trasparenza e da quando c’è la Lega i lombardi non si piegano. Andremo fino in fondo”. Bossi si pronuncia anche sulla legge sui vitalizi: “E’ per metà buona e per metà pericolosa. E’ giusta perché fa risparmiare all’Inps qualcosa come 20 miliardi di euro, però la legge è fatta male. E’ anche retroattiva sulle pensioni in essere. Spero che il Senato tolga la retroattività nella legge, altrimenti rischia di essere incostituzionale. Le riforme vanno fatte bene e legalmente, perché un governo che venisse d’ora in avanti e fosse in difficoltà economiche potrebbe tagliare retroattivamente le pensioni a tutti”. E inciampa in un lapsus, quando pronuncia “Forza Italia” anziché M5S, in una sua critica al movimento di Grillo: “Le riforme buone sono quelle legali, non quelle così, come fanno i 5 Stelle, che dicono di aver tolto le pensioni dei parlamentari, ma le hanno eliminate in modo sbagliato”. Attacco finale anche a Tito Boeri, presidente dell’Inps: “Diffido da lui e mi fa incazzare, perché l’istituto ha 26mila proprietà immobiliari. Continua a insistere sul fatto che bisogna tagliare le pensioni. ‘Bisogna’ un cazzo” (Video integrale su Radio Radicale)