Miss Ciccone continua a macinare musica ed è ancora lì, in cima all'Olimpo del pop, forte di una fanbase di dimensioni colossali in ogni remoto angolo del pianeta. Combatte contro gli anni che passano, ma soprattutto contro chi a quegli anni dà troppo peso. È la battaglia contro quello che gli americani chiamano “ageism”, una sorta di razzismo dell'età secondo cui, superata una certa cifra anagrafica, una donna non può più permettersi di essere sexy, provocante e provocatrice, libera di mostrarsi e di far parlare di sé
Cinquantanove primavere e non sentirle davvero. Oggi è il compleanno di Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna, uno dei personaggi più importanti della storia della musica pop. Il segno che ha lasciato nella pop culture è indelebile e nessuno, almeno fino a oggi, ha anche solo pensato di poter insidiare il suo ruolo di regina del pop. Dal 1982 (anno di Everybody, il primo singolo) a oggi, la cantante italoamericana ha pubblicato 13 album in studio, 6 raccolte, 3 colonne sonore, ha vinto 2 Golden Globe (uno persino come migliore attrice per Evita), 7 Grammy, 20 MTV Music Awards, 2 Brit Awards, 42 Billboard Music Awards, ha recitato in 20 film e ne ha diretti 2, ha venduto 345 milioni di dischi, prima tra le donne di tutti i tempi e quarta in assoluto dietro soltanto a Beatles, Elvis Presley e Michael Jackson. Può piacere o meno, miss Ciccone, ma quello che ha fatto (e in una certa misura continua a fare) è ormai parte integrante della storia degli ultimi trent’anni di cultura popolare.
Numeri che fanno impressione ma che forse non sorprendono proprio lei, visto che nel 1983, in un’intervista, aveva detto quanto segue: “Le persone non sanno ancora quanto io sia brava, ma lo scopriranno presto. Nel giro di qualche anno tutti lo sapranno. Ho progettato di diventare una delle star più grandi di questo secolo”. Missione compiuta, in effetti, nonostante tutti i limiti vocali di una grande artista che non è certo Aretha Franklin ma che ha saputo dosare con perizia tutti gli ingredienti che servono per costruire un’icona globale.
E oggi, a 59 anni, Madonna continua a macinare musica, con risultati discussi e discutibili, forse con meno efficacia rispetto al passato, ma è ancora lì, in cima all’Olimpo del pop, forte di una fanbase di dimensioni colossali in ogni remoto angolo del pianeta. Combatte contro gli anni che passano, ma soprattutto contro chi a quegli anni dà troppo peso. È la battaglia contro quello che gli americani chiamano “ageism”, una sorta di razzismo dell’età secondo cui, superata una certa cifra anagrafica, una donna non può più permettersi di essere sexy, provocante e provocatrice, libera di mostrarsi e di far parlare di sé. Madonna lo ha sempre fatto, a 20 anni come a 30, a 40 o a 50, e non ha la minima intenzione di fermarsi nemmeno adesso che i 60 sono dietro l’angolo.
Il suo compleanno, intanto, lo sta celebrando in Italia, nella “sua” Italia, visto che il DNA è abruzzese. E il nostro Paese è sempre stato generoso con la cantante di Detroit: dalle nostre parti siamo ancora pazzi di Madonna e lei, a quanto pare, è pazza di noi. In questi giorni è a Savelletri, vicino Fasano (Brindisi), a festeggiare il compleanno nel resort superlusso Borgo Egnazia. È un ritorno, visto che ci era stata già nel luglio 2016. Evidentemente uno dei posti più belli del mondo hanno conquistato il cuore di miss Ciccone, tanto da tornarci con i figli, rigorosamente in jet privato, per un cinquantanovesimo compleanno da ricordare. Lo scorso anno si era messa anche a ballare la pizzica per le strade di Lecce, con tanto di video annesso a uso social. E quest’anno, dopo che per tanto tempo aveva spento le candeline in Costa Azzurra, la scelta di Sua Maestà la Regina del Pop è caduta sulla splendida Puglia. E scusate se è poco.