Dopo l’omicidio del 22enne italiano finito a calci e pugni alla testa all’uscita di un locale, un nuovo fatto di cronaca interessa la città catalana. Secondo quando riportano i media locali gli assalitori, rintracciati grazie al racconto della giovane, pernottavano nella stessa struttura di quest'ultima, dove sono stati fermati intorno alle sei del pomeriggio
Di nuovo Lloret de Mar sotto i riflettori ma questa volta per uno stupro. Vittima una ragazza di 19 anni che la scorsa notte è stata violentata in un ostello della nota località turistica spagnola. Trasportata in ospedale per i primi accertamenti, la giovane ha denunciato la vicenda fornendo una descrizione dettagliata dei tre assalitori, permettendo in tal modo agli investigatori di rintracciarli. Secondo quando riportano i media locali i tre, tedeschi di origine marocchina, pernottavano nella stessa struttura della 19enne, dove sono stati fermati intorno alle sei del pomeriggio. Accusati del reato di violenza sessuale, sono in stato di fermo nel commissariato in attesa della disposizione del giudice di turno.
Dopo l’omicidio del 22enne italiano finito a calci e pugni alla testa all’uscita di un locale, quello di oggi è solo l’ultimo caso di cronaca che interessa la nota città balneare spagnola, tra le mete predilette dal turismo giovanile estivo di massa. Già nel luglio del 2008 un’altra ragazza, la padovana Federica Squarise, era stata uccisa nella cittadina sulla Costa Brava: era in vacanza con un’amica e scomparve dopo una notte in discoteca. Una settimana più tardi il suo corpo fu ritrovato in un parco. Le indagini portarono all’arresto del barman Victor Diaz Silva, detto El Gordo, che dopo la fuga confessò l’omicidio.
Un incremento di violenze e agitazioni che di certo non può passare inosservato agli occhi del governo centrale di Madrid, dove resta ancora infiammato il dibattito sulla cosiddetta turismofobia. “Tourist go home”- tornatevene a casa vostra – è solo uno dei numerosi messaggi che tappezzano le strade delle maggiori città spagnole, Barcellona in primis, sintomo di una vera e propria ondata di rigetto nei confronti delle migliaia di visitatori che ogni anno affollano i centri più noti del Paese. Il movimento, nato in modo spontaneo e non organizzato, si sta allargando a macchia d’olio in tutta la penisola, coinvolgendo in particolar modo le isole Baleari che, soprattutto d’estate, sono prese d’assalto dal turismo di massa. Sulla questione si è espresso, pochi giorni fa, anche il presidente Mariano Rajoy il quale, dopo essersi schierato apertamente conto il fenomeno, si è soffermato sull’importanza economica del turismo che rappresenta 11% del Pil spagnolo e impiega 2,5 milioni di persone: “Attaccare il turismo è una sciocchezza e una assurdità, opera di gente che si sente a suo agio nelle cattive notizie, nella povertà e nell’isolamento”.