Il commando coinvolto nei due attacchi era formato in totale da una dozzina di persone. Moussa Oukabir è morto a Cambrils, ma non è certo che guidasse lui il furgone. Incertezza sui suoi complici, la polizia conferma di aver ucciso solo tre dei quattro ricercati per l'attentato. Indagini sull'esplosione nella villa di Alcanar: è lì che i terroristi avevano il loro quartier generale. Farnesina: "Due connazionali tra i morti, tre i feriti" - CRONACA ORA PER ORA
Sono morti tutti e quattro i terroristi che erano ricercati per l’attentato di Barcellona. Lo scrive El Pais, citando fonti dell’antiterrorismo. La polizia invece per ora ha confermato ufficialmente soltanto la morte di tre dei quattro autori dell’attacco con il furgone sulla Rambla. Sono stati uccisi a Cambrils nella notte tra giovedì e venerdì. Fanno tutti parte di un’unica cellula jihadista, composta da più di dieci persone, che aveva la sua base nella cittadina di Alcanar, paesino al confine meridionale della Catalogna, dove da mesi preparava l’attacco. Ma i terroristi hanno dovuto cambiare i loro piani che erano ancora “più grandi”, ha spiegato il capo dei Mossos d’Esquadra, perché l’abitazione è saltata in aria mercoledì notte – uccidendo due terroristi e ferendone gravemente un terzo – probabilmente mentre i tre preparavano degli ordigni. Da qui la decisione di compiere un attentato con il van sulla Rambla, nel quale sono rimaste uccise 14 persone. Tra di loro i due italiani Bruno Gulotta e Luca Russo. Ma le autorità temono anche per un terzo connazionale.
L’incertezza sui ricercati – Per tutta la giornata si sono inseguite voci discordanti riguardo la fine dei quattro ricercati, tra cui Moussa Oukarbir. Il 17enne, sospettato di essere alla guida del furgone che ha travolto centinaia di persone sulla Rambla, secondo i media spagnoli, era in fuga assieme ad altri 3 presunti terroristi: Mohamed Hychami, Younes Abouyaaqoub e Said Aallaa. Sono tutti di origine marocchina e hanno rispettivamente 24, 22 e 18 anni. Fanno tutti parte della cellula responsabile del giovedì nero di Barcellona. El Pais scrive, citando fonti delle forze antiterrorismo, che tutti i quattro ricercati per l’attentato di Barcellona sono morti. Uno di loro – sostiene invece El Mundo – sarebbe scampato alla sparatoria a Cambrils, dove sono rimasti uccisi in tutto 5 terroristi che secondo gli investigatori volevano replicare la strage compiuta sulle Ramblas. L’unico presunto jihadista ancora in fuga, secondo El Mundo, sarebbe Abouyaaqoub, che potrebbe avere attraversato il confine con la Francia. Una versione riportata anche da Le Parisien. Nel corso della giornata era emersa anche la possibilità di una fuga verso l’Italia attraverso la Francia a bordo di una Renault Kangoo bianca. Circostanza poi smentita dal fatto che l’auto è stata ritrovata a Cambrils giovedì 17.
L’esplosione ad Alcanar – Di certo, tutto è iniziato in un terzo evento che gli investigatori hanno collegato subito all’attacco terroristico di Barcellona: l’esplosione di una casa ad Alcanar, nella notte tra mercoledì e giovedì. Un incidente che ha ucciso due persone, ferendone gravemente un’altra che è stata arrestata. Nell’appartamento, infatti, c’erano una dozzina di bombole di gas: è lì – secondo gli inquirenti – che la cellula di terroristi aveva il suo quartier generale. A cosa servivano dunque quelle bombole? Forse per il secondo furgone, quello ritrovato a Vic, sempre nella capitale catalana? O per organizzare un altro tipo di attentato? Sono le ipotesi valutate in queste ore dagli investigatori. “La cellula terroristica che ha colpito sulla Rambla e a Cambrils preparava da tempo gli attentati”, ha detto il comandante della polizia catalana Josep Lluis Trapero. “L’esplosione della casa di Alcanar – ha aggiunto – dove il gruppo preparava esplosivi, ha cambiato i loro piani e quindi sono stati costretti ad attuare gli attacchi in forma più rudimentale“.
L’autista della strage e il furto di documenti – Intanto le indagini vanno avanti: fino ad ora sono quattro le persone arrestate, tre di nazionalità marocchina e una spagnola. Due i fermati a Ripoll, vicino a Girona: uno conosceva Oukabir. L’altro è il fratello maggiore del giovane: si chiama Driss Oukabir Soprano, ha 28 anni, e il suo nome era stato diffuso poche ore dopo l’attentato alla Rambla visto che figurava come noleggiatore del van utilizzato per falciare le persone nel centro catalano. È stato lo stesso ventottenne a presentarsi al posto di polizia dove è stato subito fermato. Driss Oukabir, però, si era recato alla polizia per denunciare il furto dei suoi documenti: a rubarglieli sarebbe stato il fratello, e cioè il 17enne Moussa, il ragazzo che gli investigatori avevano inserito in cima alla lista dei ricercati ma si è poi scoperto essere tra i 5 terroristi ammazzati nella notte a Cambrils. I media spagnoli riferiscono però notizie divergenti sul fatto che Moussa fosse alla guida del van utilizzato nel centro di Barcellona.
Italiani tra le vittime – Intanto, dopo la conferma ufficiale sulla presenza dell’italiano Bruno Gulotta tra le vittime della Ramblas, la Farnesina riferisce che anche un altro italiano è tra i morti della strage. Si tratta del veneto Luca Russo, originario di Bassano sul Grappa, che si trovava a Barcellona in vacanza con la fidanzata, anche lei ferita. Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma potrebbe esserci una terza vittima italiana con doppia nazionalità. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato tre giorni di lutto nazionale in tutta la Spagna dopo la strage di Barcellona. Un periodo di lutto di tre giorni era già stato decretato dal governo catalano del presidente Carles Puigdemont.
CRONACA ORA PER ORA
21.31 – Potrebbe essere tre le vittime italiane
Si teme per la sorte di un terzo italiano a Barcellona, dopo le morti confermate di Bruno Gulotta e Luca Russo. Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma potrebbe esserci una terza vittima italiana con doppia nazionalità.
20.31 – “Un’auto con ricercato in fuga verso la Francia”. La Stampa: “Allertate autorità italiane”
La polizia spagnola ha segnalato a quella francese un’auto Kangoo bianca che si ritiene sia collegata agli attentati in Spagna. Lo riferisce Bfmtv. Il veicolo, si afferma, “potrebbe aver attraversato il confine franco-spagnolo”. Secondo il quotidiano torinese La Stampa, la stessa allerta è stata diramata alle autorità italiane e sarebbero stati rafforzati i controlli ai confini, nelle stazioni e nell’aeroporto torinese. A bordo della vettura ci sarebbe Younes Abouyaaqoub, uno dei ricercati.
20.11 – El Mundo: “Tre dei ricercati sono tra i morti di Cambrils”
Secondo il quotidiano spagnolo El Mundo tre dei quattro ricercati dalla polizia sarebbero morti nello scontro a fuoco di Cambrils. Si tratterebbe di Moussa Oukarbir, Mohamed Hychami e Said Aallaa. L’unico ancora ricercato dai Mossos d’Esquadra sarebbe quindi Younes Abouyaaqoub. Ma sul punto i siti dei giornali spagnoli riportano notizie contrastanti. Un solo punto in comune: “L’autista del van che ha falciato centinaia di persone sulla Rambla è morto”.
19.51 – Il Coni: “Un minuto di silenzio per Gulotta e Russo”
“Un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia nel fine settimana per onorare la memoria di Bruno Gulotta e Luca Russo”. È quanto ha chiesto il presidente del Coni Giovanni Malagò a tutte le federazioni italiane per ricordare le vittime dell’attentato di Barcellona.
19.44 – El Periodico: “Ecco chi sono i tre i fuga”
Il quotidiano spagnolo El Periodico ha diffuso i dettagli dei tre che sarebbero ancora in fuga: Said Aallaa è nato a Naour (in Marocco) il 25 agosto 1998 ed è residente a Ribes de Freser. Mohamed Hychami, nato il 15 gennaio 1993 a Mrirt, in Marocco, e risiede a Ripoll, come i fratelli Oukabir. Anche il terzo fuggitivo, Younes Abouyaaqoub è residente a Ripoll ed è nato a Mrirt.
19.16 – Resti umani ad Alcanar: “Forse uno dei ricercati”
Resti umani sono stati ritrovati nella casa della cittadina spagnola di Alcanar, dove si è verificata mercoledì scorso una esplosione che gli inquirenti collegano all’attentato di Barcellona. El Mundo, citando fonti della polizia, scrive che i resti “potrebbero essere di uno dei ricercati”.
18.22 – El Pais: “L’uomo che guidava il furgone è stato ucciso a Cambrils”
Secondo quanto scritto il quotidiano spagnolo El Pais, che cita fonti di polizia, l’uomo alla guida del furgone che ha falciato centinaia di persone sulla Rambla “è stato ucciso durante l’operazione antiterrorismo della scorsa notte a Cambrils”.
17.48 – Ministro degli Esteri francese: “8 connazionali gravi, 4 bambini”
“Ci sono 28 feriti francesi, di cui 18 ricoverati in diversi ospedali di Barcellona. Degli 8 feriti gravi, 4 sono bambini”, ha detto il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, che si è a Barcellona per rendere visita ai suoi concittadini rimasti coinvolti negli attentati di ieri.
17.19 – Protezione Civile: “126 feriti, 17 in condizioni critiche”
Sono 126 i feriti degli attacchi di Barcellona e Cambrils, 17 dei quali si trovano in condizioni critiche e 28 in condizioni gravi. Lo ha riferito la direzione generale della Protezione civile della Catalogna. Sessantuno sono i feriti dimessi, mentre 65 restano ricoverati in 15 diversi ospedali della regione.
17.02 – “Auto sfuggita al posto di blocco non collegata con l’attentato”
Al momento, la polizia della Catalogna non mette in relazione gli attentati di Barcellona e Cambrils con l’auto che giovedì pomeriggio è sfuggita a un controllo di polizia sulla Diagonal, al cui interno è poi stata scoperta una persona morta accoltellata. Secondo il capo dei Mossos d’Esquadra, gli investigatori non hanno per ora trovato elementi che colleghino la persona uccisa o il mezzo con i membri della rete terrorista con base ad Alcanar. Si sarebbe trattato di un “fatto parallelo”.
16.54 – Driss Oukabir era stato in Italia
L’uomo, fermato giovedì in relazione agli attacchi e fratello di Mousa, sospettato di essere il conducente del furgone della strage di Barcellona, era stato in Italia nell’estate 2014, ospite per alcuni giorni di una donna di Viterbo che aveva conosciuto in precedenza in Spagna. La donna è stata rintracciata dalla polizia che l’ha sentita già nelle scorse ore: agli investigatori ha confermato che la permanenza di Driss è stata solo una vacanza. Secondo gli inquirenti, l’episodio non è in alcun modo collegato alla strage di ieri e ad altri fatti di terrorismo.
16.40 – La Vanguardia: “La polizia cerca 4 persone in fuga”
La polizia catalana è alla ricerca di quattro fuggitivi, legati agli attentati. Si tratta di Moussa Oukabir, Mohamed Hychami, Younes Abouyaaqoub e Said Aallaa. Sono tutti di origine marocchina e hanno rispettivamente 17, 24, 22 e 18 anni. Lo scrive il quotidiano La Vanguardia, spiegando di aver ottenuto un’informativa investigativa riservata.
16.20 – Tillerson: “C’è una vittima statunitense”
Il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, ha confermato che un cittadino statunitense è morto negli attentati che giovedì pomeriggio e poi nella notte hanno colpito Barcellona e Cambrils.
15.39 – Polizia: “Preparavano attentati più grandi”
La cellula terroristica che ha colpito sulla Rambla e a Cambrils preparava “da tempo” gli attentati, ha detto il comandante della polizia catalana Josep Lluis Trapero.
“L’esplosione della casa di Alcanar – mercoledì – dove il gruppo preparava esplosivi e ha pianificato gli attentati ha cambiato i loro piani ha aggiunto, e quindi sono stati costretti ad attuare gli attacchi in forma “più rudimentale”.
15.33 – Polizia: “Ipotesi che il conducente del van fosse tra i 5 uccisi a Cambrils”
La polizia catalana sta indagando sulla possibilità che il responsabile dell’attentato sulla Rambla di Barcellona sia uno dei cinque terroristi uccisi a Cambrils. Lo ha dichiarato il capo della polizia locale, Josep Lluis Trapero. Ha sottolineato che per ora il conducente del van non è stato identificato e si continua a cercarlo, ma che s’indaga anche se sia tra i cinque uccisi (quattro dei quali da una sola poliziotta). Confermando che quattro persone sono state arrestate, ha precisato che tre provengono dal Marocco e una è spagnola
14:11 – La polizia aveva deciso di non mettere barriere anticamion
La polizia della Catalogna nel dicembre scorso aveva respinto una raccomandazione di collocare “in modo sistematico” barriere anti-camion agli accessi degli spazi aperti molto frequentati per evitare eventuali attacchi terroristici. Lo ha riferito El Independiente. La commissaria generale di sicurezza della polizia nazionale aveva raccomandato, dopo l’attacco al mercatino di Natale a Berlino, che fossero installati sbarramenti per evitare l’ingresso ai veicoli nei luoghi dove si possono riunire grandi folle. La polizia aveva fatto sapere che avrebbe analizzato la protezione di volte in volta in quanto “non abbiamo alcuna informazione operativa, tattica o d’intelligence strategica che indichi che in Catalogna ci sia alcuna minaccia concreta in un punto geografico o in un punto d’interesse o possibile obiettivo”, aveva affermato il portavoce della polizia, Xavier Porcuna.
14:10 – Un italiano di 33 anni tra i feriti
Nell’attentato è rimasto ferito anche Gennaro Taliercio, operaio di 33 anni originario di Pozzuoli (Napoli) che si trovava da qualche giorno nella città catalana.
La notizia, apparsa sui social, è stata confermata dalla mamma. Il giovane, secondo quanto riferito ai familiari via telefono sarebbe stato colpito di striscio dal furgone degli attentatori riportando leggere ferite, contusione ad una spalla ed escoriazioni ad un braccio e ad una gamba. Avrebbe dovuto rimanere a Barcellona fino a lunedì prossimo, ma ha fatto sapere che anticiperà a domani il rientro a casa.
Ore 13 e 53 – Arrestata quarta persona per attentati
Una quarta persona è stata arrestata a Ripoll in relazione agli attentati in Catalogna. Lo ha fatto sapere la polizia spagnola. Sinora tre persone erano in arresto.
Ore 13 e 50 – Francia rafforza controlli alla frontiera
La Francia ha rafforzato i controlli alle frontiere con la Spagna, per impedire l’eventuale fuga di persone collegate agli attentati terroristici in Catalogna. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, citato dai media.
Ore 13 – Viminale: “In Italia attenzione alta ma livello minaccia non cambia”
In Italia “l’attenzione rimane altissima”, ma “il livello della minaccia non cambia”. E’ quanto emerge al termine della riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo convocata al Viminale dal ministro Marco Minniti dopo i fatti di Barcellona.
Ore 12 e 49 – Seconda vittima italiana si chiama Luca Russo
Si chiama Luca Russo la seconda vittima italiana dell’attentato di Barcellona. L’uomo, secondo quanto apprende l’ANSA, era nella città catalana con la ragazza, rimasta ferita ma non in gravi condizioni. Non ci sono ancora tuttavia conferme ufficiali dell’identità del connazionale.
Ore 12 e 30 – Numero vittime sale a 14
È salito a 14 il numero dei morti nell’attacco di Barcellona. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza della Catalogna, precisando che l’ultima vittima è una donna che era stata ferita gravemente.
Al momento si sa che tra i morti ci sono due cittadini italiani, tre spagnoli, tre tedeschi ed una belga.
Ore 12 e 12 – Mattarella: “Vicini alla Spagna”
“In queste drammatiche circostanze il Popolo Italiano si stringe fraternamente a quello Spagnolo, in un comune dolore, nel cordoglio alle famiglie delle vittime tutte, quale che sia la loro nazionalità, e augura ai feriti un pronto e completo ristabilimento”. Lo si legge nel messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Filippo VI, Re di Spagna.
Ore 12 e 08 – Tra vittime bimbo spagnolo di 3 anni
È un bimbo spagnolo la vittima più giovane dell’attentato di ieri a Barcellona: il piccolo di tre anni era insieme alla mamma e allo zio di quest’ultima – entrambi morti – quando il furgone bianco guidato dal terrorista ha fatto la strage sulla Rambla. Lo zio della donna, Francisco Lopez Rodriguez, aveva 65 anni ed era insieme a sua moglie, che si è salvata ma è ricoverata in ospedale con ferite gravi.
Ore 12 – Minuto di silenzio in Plaza Catalunya
Minuto di silenzio per cittadini e autorità in Plaza Catalunya, a Barcellona, in un atto simbolico contro il terrorismo a seguito dell’attacco terroristico che ha colpito la città. Il minuto di silenzio era stato fissato alle 12 alla presenza del re e dei dirigenti politici, tra cui il premier Mariano Rajoy. La polizia locale ha sottoposto a controlli le migliaia di persone che sono arrivate nella piazza per partecipare, dopo aver chiesto loro di arrivare sul posto a piedi e senza zaini o borse di grandi dimensioni.
Ore 11 e 52 – Farnesina: “Due italiani tra le vittime”
“Ci sono due italiani tra le vittime e tre feriti”. Lo afferma il capo dell’Unità di Crisi della Farnesina Stefano Verrecchia.
Ore 11 e 40 – Gentiloni a Rajoy: “Non vinceranno sulla democrazia”
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha avuto questa mattina una conversazione telefonica con il premier spagnolo Mariano Rajoy al quale ha espresso il cordoglio, l’amicizia e la solidarietà di tutta l’Italia per l’attentato di Barcellona. A Rajoy Gentiloni ha sottolineato l’unità e la fermezza di fronte al terrore che non l’avrà mai vinta sulla libertà e la democrazia. Il premier spagnolo ha assicurato la massima collaborazione all’Italia e ai paesi che hanno avuto persone colpite nell’attacco di Barcellona.
Ore 11 e 30 – Due arresti a Ripoll, uno ad Alcanar
Due delle tre persone arrestate sospettate di avere contribuito all’attentato di Barcellona sono state catturate a Ripoll, una cittadina dei Pirenei in provincia di Girona, il terzo nel comune di Alcanar, vicino a Tarragona. A Ripoll sono finiti in manette ieri Driss Oukabir, di origine marocchina, fratello di Mousa, sospettato di essere il conducente de furgone della strage. Nella stessa cittadina è stato arrestato secondo i media locali un cittadino marocchino conoscente degli Oukabir. Diverse perquisizioni sono in corso a Ripoll. A Alcanar è finito in manette un uomo che era rimasto ferito nell’esplosione mercoledì notte di una casa, dove secondo gli inquirenti la cellula terroristica forse stava preparando ordigni artigianal
Ore 11 e 20 – Merkel: “Terrore non vincerà”
Angela Merkel ha espresso la sua solidarietà e la sua vicinanza alla Spagna per l’attentato a Barcellona, in uno statement davanti alla stampa tedesca. Merkel ha detto che “spagnoli, tedeschi e tutti gli uomini liberi” sono “uniti oggi innanzitutto nel lutto”, “ma anche nella determinazione a non permettere ai fondamentalisti di cambiare il nostro modo di vivere”. “Non ci potranno mai sconfiggere”, ha aggiunto sottolineando il valore della “libertà” nella democrazia.
Ore 11 e 10 – “15 feriti gravi”
Sulle condizioni dei feriti dell’attentato di Barcellona, la Protezione Civile ha fornito un aggiornamento riferendo che 15 persone sono in condizioni gravi, 23 meno gravi e 48 hanno riportato ferite lievi.
Ore 10 e 30 – Arrestati sono due marocchini e uno spagnolo
Tra le tre persone arrestate dalla polizia spagnola in relazione agli attacchi di Barcellona, Cambrils ed all’esplosione di Alcanar ci sono due marocchini e uno spagnolo proveniente dall’enclave di Melilla, in territorio marocchino. Lo ha reso noto il capo della polizia catalana Josep Lluis Trapero.
Ore 10 e 20 – Moussa ricercato
Le forze di sicurezza spagnole considerano Moussa Oukabir, il fratello minore di uno degli arrestati di ieri per l’attentato di ieri a Barcellona, il presunto autore materiale della strage. Per la polizia, sarebbe quindi stato il 17enne alla guida del furgone che ha travolto decine di persone sulla Rambla e che al momento è ancora ricercato. Sarebbe armato e viene considerato pericoloso. Moussa è il fratello di Driss Oukabir, arrestato ieri a Ripoll, un centinaio di chilometri da Barcellona.
Ore 10 e 18 – Moussa Oukabir autista del van
La polizia spagnola ritiene che sia il 17enne Moussa Oukabir il presunto autore materiale dell’attentato di ieri a Barcellona, costato la vita a 13 persone. Secondo quanto scrive El Mundo, citando fonti di polizia, il giovane, che sarebbe stato alla guida del furgone che ha travolto decine di persone sulle Ramblas, è riuscito a fuggire dal luogo dell’attacco, con il volto semicoperto da un berretto. Sarebbe armato e viene considerato pericoloso. Moussa è il fratello di Driss Oukabir, arrestato ieri a Ripoll, un centinaio di chilometri da Barcellona. Il 28enne sostiene che il fratello minore gli avrebbe rubato i documenti per poter noleggiare nella località di Santa Perpetua de la Mogoda due furgoni, uno utilizzato nell’attacco a Barcellona, l’altro ritrovato in serata a Vic, a nord del capoluogo catalano.
Ore 10 e 15 – Procura Roma apre fascicolo su strage
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione a quanto avvenuto ieri a Barcellona e che è costato la vita a 13 persone. Attentato con finalità di terrorismo il reato ipotizzato dai pm coordinati dal procuratore capo Giuseppe Pignatone. Al momento le autorità italiane confermano che tra i feriti ci sono tre nostri connazionali mentre non ci sono conferme su eventuali vittime
Ore 10 e 12 – “A Cambrils pronti a nuovo attacco”
I cinque terroristi uccisi dalla polizia la notte scorsa a Cambrils volevano fare un nuovo attentato a Barcellona: lo rivelano fonti della polizia, secondo quanto scrive oggi il quotidiano La Vanguardia.
Ore 10 e 11 – “Cellula terroristica di 8 persone”
Una cellula terroristica di otto persone sarebbe stata coinvolta negli attacchi di ieri a Barcellona e Cambrils: è quanto ritengono gli inquirenti spagnoli secondo una fonte giudiziaria. Lo scrive il quotidiano britannico Independent. La cellula, prosegue il giornale, pianificava di usare bombole di gas, che secondo un altro giornale britannico – il Daily Mail – dovevano essere caricate sul furgone utilizzato nell’attacco sulla Rambla.
Ore 10 e 10 – “Conducente forse scappato da posto di blocco”
Il terrorista che ieri ha falciato la folla sulla Rambla di Barcellona ed è tuttora in fuga potrebbe essere sfuggito a un posto di blocco ieri sera all’uscita della città, riferisce la stampa catalana. Un’auto ha forzato il passaggio sulla Diagonal ferendo un agente. Il conducente è poi fuggito a piedi. Secondo il ministro degli interni catalano Joaquim Form “potrebbe essere” il terrorista ricercato. Nell’auto è stato trovato il cadavere del proprietario ucciso a coltellate.