Un’indagine con l’ipotesi di omicidio colposo. È il fascicolo aperto dalla procura di Napoli per indagare sulla morte di Antonio Scafuri, il giovane deceduto dopo quattro ore di attesa in codice rosso all’ospedale Loreto Mare, a Napoli. Il 23enne era arrivato in corsia a causa delle gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto a Ercolano il 16 agosto: in ospedale era in attesa di essere sottoposto a un esame diagnostico.
Dopo i primi rilievi condotti dal pm Fabio De Cristofaro, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, il fascicolo d’indagine è stato assegnato al pm Michele Caroppoli della sesta sezione coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio. Gli inquirenti eseguiranno una serie di accertamenti preliminari, tra cui l’acquisizione della cartella clinica e l’audizione di alcuni testimoni, prima di procedere alla nomina di un consulente medico legale per l’autopsia. L’esame medico sarà svolto in settimana. Con l’affidamento dell’incarico al consulente saranno contestualmente emessi gli avvisi di garanzia nei confronti degli indagati.
“Siamo arrivati al Loreto Mare attorno alle 21.30 e siamo stati subito assistiti”, ha raccontato Raffaele Scafuri, padre di Antonio. “Poi mio figlio è stato posto su un lettino in attesa di effettuare l’esame utile a comprendere se vi fossero problemi ai vasi sanguigni. Ma su questo lettino è rimasto per ore: saranno state le 4 quando ho alzato la voce e solo allora medici e infermieri si sono messi d’accordo, dopo che li avevamo visti anche litigare. Intanto Antonio moriva”.