Nuovo allarme dei sindacati dei pompieri: "Lavoriamo da mesi ininterrottamente in uno stato di emergenza continuo e non dichiarato. Servono assunzioni, mezzi e risorse". La nuove assunzioni sbloccate dalla Madia? "Nulla di fronte alla carenza di personale"
Ogni volta le congratulazioni, i complimenti, l’abbraccio virtuale di istituzioni e cittadini. Ogni volta l’impegno oltre il protocollo, fino agli straordinari degli straordinari, fino alla commozione per aver salvato tre bambini estratti dalle macerie. Eppure, dopo un’altra estate terribile tra l’emergenza incendi e il nuovo terremoto un anno dopo da quello di Amatrice e Accumoli, i vigili del fuoco sono ancora lì a chiedere le stesse cose che chiedono ormai da anni, urgenza dopo urgenza. Oggi, nel giorno della gioia per il salvataggio di Pasquale, Mattias e Ciro, a ricordarlo è la Cgil Funzione Pubblica che esprime ”vicinanza alla cittadinanza” di Ischia e esprime “rispetto di quanto accaduto”, senza però rinunciare a ribadire “l’indignazione nei confronti del governo”. “Lavoriamo ininterrottamente da mesi – ricorda il sindacato dei vigili del fuoco – in ragione degli eventi che hanno colpito nel corso di quest’anno il nostro Paese, registrando però soltanto chiacchiere e pochi fatti. È urgente e non più rinviabile adottare misure a favore del Corpo, più volte promesse ma mai arrivate”. Servono assunzioni, mezzi e risorse, dicono. I pompieri sono infatti “sotto organico di 3.500 unità, con mezzi e attrezzature da ripristinare, sottopagati e senza assicurazione contro gli infortuni“. Per questo, secondo il sindacato, servono “misure urgenti” per il corpo. “Tanti i vigili coinvolti nelle operazioni, con dedizione e con la consueta professionalità sono partiti da altre regioni per portare aiuto ai cittadini, viaggiando con mezzi vecchi e impiegando tante ore di viaggio” si legge nella nota della Cgil Fp.
I vigili del fuoco, aggiunge il sindacato, operano in “uno stato di emergenza continuo e non dichiarato, opera quotidianamente da più di un anno tra terremoti, incendi, maltempo” e adesso “la nuova scossa che ha colpito l’isola” scrive il sindacato. “Come sempre, ancora una volta, nonostante le mancate risposte da parte del Governo, a lavoro a testa bassa nell’emergenza. Ma non si può più tacere: servono misure urgenti a favore del Corpo dei vigili del fuoco”.
La Fp Cgil Vigili del Fuoco è in “stato di agitazione” e “tra polemiche estive, cattiverie e falsità” lancia un monito al Parlamento: “Un paese sicuro non può prescindere dal riconoscimento del fondamentale ruolo dei vigili del fuoco, veri e insostituibili professionisti del soccorso“.
Solo a fine luglio il sindacato pubblicava i numeri dell’emergenza di quest’anno: sono raddoppiati gli interventi dei vigili del fuoco, passati da 24mila dello scorso anno agli oltre 45mila di questo. Mentre, nel quadro dell’emergenza incendi è triplicato il numero di interventi aerei che sfiora i 2mila, così come le ore di impiego della flotta aerea. Simbolico il numero dei lanci effettuati da elicotteri e Canadair: circa 21mila, sempre nel periodo giugno-luglio, rispetto ai 7.300 registrati nello stesso periodo del 2016. Ad inizio agosto sono state sbloccate dalla ministra Marianna Madia 400 assunzioni straordinarie “già stabilite in precedenza”e che sono “nulla a fronte della carenza di personale totale” fa sapere al fattoquotidiano.it il sindacato. Come se non bastasse, dal 2009 il contratto dei vigili del fuoco è bloccato.