Poco più di 800 casette provvisorie consegnate sulle 3.700 che servirebbero ai terremotati del Centro Italia. A un anno dal sisma di Amatrice, che ha provocato la morte di 299 persone, sono ancora migliaia le famiglie che attendono una sistemazione. In provincia di Macerata le prime Sae (Soluzioni abitative di emergenza) sono state consegnate solo pochi giorni fa, tanto che gli sfollati di Castelsantangelo sul Nera hanno scritto al premier Paolo Gentiloni chiedendo che nessun politico si presentasse a fare “passerelle”. Nella città guidata da Sergio Pirozzi manca all’appello il 30% degli alloggi temporanei. Tra Amatrice e Accumoli, i due comuni più colpiti, le casette assegnate sono 511 su 724. Intanto il commissario straordinario Vasco Errani, nominato dall’ex premier Matteo Renzi, ha lasciato l’incarico.
Protezione civile: “A fine agosto consegnate 838 casette su 3.600” -“Stiamo lavorando a pieno regime: si faranno presto grossi passi avanti”, ha assicurato in un’intervista a redattoresociale.it Paolo Molinari, Direttore dell’ufficio relazioni istituzionali del Dipartimento della Protezione Civile. Salvo ammettere che “a fine agosto avremo consegnato complessivamente 838 casette provvisorie, su un ordine totale di 3.600 Sae”. Peraltro stando ai dati ufficiali del 17 agosto le Sae ordinate da comuni sono 3.745 e quelle consegnate 610. Secondo Molinari, “per valutare correttamente questo dato, è necessario prendere in considerazione una serie di fattori che spesso sono tralasciati”, come “il susseguirsi delle scosse, fatto mai avvenuto prima”, “l’estensione del territorio coinvolto” (50 Comuni dopo la scossa del 24 agosto, 140 alla fine delle repliche) e la difficoltà di individuare terreni idonei visto che “i comuni coinvolti sono in larga parte collinari e montani“. Tant’è: gli abitanti di Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo aspettano. Circa 40mila hanno scelto il contributo di autonoma sistemazione (Cas) che varia dai 400 euro per i single ai 900 per le famiglie di almeno 5 persone, più altri 200 euro previsti in caso di handicap o di ultrasessantacinquenni. Altri 7.500 sono ancora negli alberghi.
Nelle Marche consegnate solo 42 abitazioni su 1.800 – Nelle Regione che ha come capoluogo Ancona sono 27 i comuni colpiti dal sisma che hanno chiesto le casette, per un totale di 1.800 soluzioni abitative. Attualmente sono in corso 78 cantieri. Su 35 aree, 606 sono in fase di montaggio, 42 quelle già consegnate: 26 a Pescara del Tronto e 16 a Piedilama, entrambe frazioni di Arquata del Tronto, dove il 6 giugno scorso c’erano state tensioni per il sorteggio delle prime 26 casette. Nelle prossime ore ne saranno consegnate altre a Fiastra, Pieve Torina, Montecavallo in provincia di Macerata: il totale regionale salirà così a 85 Sae consegnate.
Ad Amatrice e Accumoli mancano 213 case su 724 – Nel Lazio sono 724 gli ordini emessi dalla Regione per coprire il fabbisogno nei due comuni colpiti dal terremoto. Su 20 aree (15 ad Amatrice e 5 ad Accumoli) i lavori sono già conclusi e 511 alloggi (365 ad Amatrice e 146 ad Accumoli) sono stati già consegnati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta. Nel comune di Amatrice il fabbisogno di Soluzioni abitative di emergenza complessivo è pari a 526 alloggi su 39 aree selezionate dal Comune. Ad Accumoli il fabbisogno di Sae è di 198 alloggi distribuiti su 11 aree.
Ad Amatrice ed Accumoli sono stati circa 2.600 gli sfollati che hanno perso la casa e attendono che sia ricostruita o resa agibile. Per ora sono stati solo approvati i piani stralcio delle opere pubbliche e sta partendo la gara per la progettazione del nuovo ospedale, al posto del vecchio Grifoni lesionato dal terremoto e demolito. La Repubblica Federale tedesca donerà 6 milioni per cofinanziare la costruzione, ne mancano altri 7,6. Tempi lunghi anche nelle Marche, dove le abitazioni lesionate sono migliaia e gli sfollati circa 32mila. Alcuni borghi distrutti dovranno essere delocalizzati per ricostruire in sicurezza su terreni più adeguati. Secondo i dati della Regione Marche, aggiornati all’8 agosto, sono 565 le pratiche presentate da privati cittadini per la ricostruzione ‘leggera’, finanziata dall’Ordinanza numero 4 del 2016. La maggior parte ricade nelle province di Macerata e Ancona (385), 151 in provincia di Ascoli Piceno e una nel Fermano, le aree più colpite dal sisma. Diciotto in totale i cantieri dove i lavori sono già iniziati.
Cronaca
Terremoto Centro Italia, dopo un anno consegnato solo il 23% delle casette provvisorie richieste
Paolo Molinari, della Protezione Civile: "Presto grossi passi avanti". Ma "a fine agosto avremo consegnato complessivamente 838 casette provvisorie, su un ordine totale di 3.600". Ad Amatrice e Accumoli, i due comuni più colpiti, assegnate 511 case su 724. I marchigiani hanno avuto 42 abitazioni su 1.800. E in provincia di Macerata le prime sono arrivate solo il 23 agosto
Poco più di 800 casette provvisorie consegnate sulle 3.700 che servirebbero ai terremotati del Centro Italia. A un anno dal sisma di Amatrice, che ha provocato la morte di 299 persone, sono ancora migliaia le famiglie che attendono una sistemazione. In provincia di Macerata le prime Sae (Soluzioni abitative di emergenza) sono state consegnate solo pochi giorni fa, tanto che gli sfollati di Castelsantangelo sul Nera hanno scritto al premier Paolo Gentiloni chiedendo che nessun politico si presentasse a fare “passerelle”. Nella città guidata da Sergio Pirozzi manca all’appello il 30% degli alloggi temporanei. Tra Amatrice e Accumoli, i due comuni più colpiti, le casette assegnate sono 511 su 724. Intanto il commissario straordinario Vasco Errani, nominato dall’ex premier Matteo Renzi, ha lasciato l’incarico.
Protezione civile: “A fine agosto consegnate 838 casette su 3.600” -“Stiamo lavorando a pieno regime: si faranno presto grossi passi avanti”, ha assicurato in un’intervista a redattoresociale.it Paolo Molinari, Direttore dell’ufficio relazioni istituzionali del Dipartimento della Protezione Civile. Salvo ammettere che “a fine agosto avremo consegnato complessivamente 838 casette provvisorie, su un ordine totale di 3.600 Sae”. Peraltro stando ai dati ufficiali del 17 agosto le Sae ordinate da comuni sono 3.745 e quelle consegnate 610. Secondo Molinari, “per valutare correttamente questo dato, è necessario prendere in considerazione una serie di fattori che spesso sono tralasciati”, come “il susseguirsi delle scosse, fatto mai avvenuto prima”, “l’estensione del territorio coinvolto” (50 Comuni dopo la scossa del 24 agosto, 140 alla fine delle repliche) e la difficoltà di individuare terreni idonei visto che “i comuni coinvolti sono in larga parte collinari e montani“. Tant’è: gli abitanti di Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo aspettano. Circa 40mila hanno scelto il contributo di autonoma sistemazione (Cas) che varia dai 400 euro per i single ai 900 per le famiglie di almeno 5 persone, più altri 200 euro previsti in caso di handicap o di ultrasessantacinquenni. Altri 7.500 sono ancora negli alberghi.
Nelle Marche consegnate solo 42 abitazioni su 1.800 – Nelle Regione che ha come capoluogo Ancona sono 27 i comuni colpiti dal sisma che hanno chiesto le casette, per un totale di 1.800 soluzioni abitative. Attualmente sono in corso 78 cantieri. Su 35 aree, 606 sono in fase di montaggio, 42 quelle già consegnate: 26 a Pescara del Tronto e 16 a Piedilama, entrambe frazioni di Arquata del Tronto, dove il 6 giugno scorso c’erano state tensioni per il sorteggio delle prime 26 casette. Nelle prossime ore ne saranno consegnate altre a Fiastra, Pieve Torina, Montecavallo in provincia di Macerata: il totale regionale salirà così a 85 Sae consegnate.
Ad Amatrice e Accumoli mancano 213 case su 724 – Nel Lazio sono 724 gli ordini emessi dalla Regione per coprire il fabbisogno nei due comuni colpiti dal terremoto. Su 20 aree (15 ad Amatrice e 5 ad Accumoli) i lavori sono già conclusi e 511 alloggi (365 ad Amatrice e 146 ad Accumoli) sono stati già consegnati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta. Nel comune di Amatrice il fabbisogno di Soluzioni abitative di emergenza complessivo è pari a 526 alloggi su 39 aree selezionate dal Comune. Ad Accumoli il fabbisogno di Sae è di 198 alloggi distribuiti su 11 aree.
Ad Amatrice ed Accumoli sono stati circa 2.600 gli sfollati che hanno perso la casa e attendono che sia ricostruita o resa agibile. Per ora sono stati solo approvati i piani stralcio delle opere pubbliche e sta partendo la gara per la progettazione del nuovo ospedale, al posto del vecchio Grifoni lesionato dal terremoto e demolito. La Repubblica Federale tedesca donerà 6 milioni per cofinanziare la costruzione, ne mancano altri 7,6. Tempi lunghi anche nelle Marche, dove le abitazioni lesionate sono migliaia e gli sfollati circa 32mila. Alcuni borghi distrutti dovranno essere delocalizzati per ricostruire in sicurezza su terreni più adeguati. Secondo i dati della Regione Marche, aggiornati all’8 agosto, sono 565 le pratiche presentate da privati cittadini per la ricostruzione ‘leggera’, finanziata dall’Ordinanza numero 4 del 2016. La maggior parte ricade nelle province di Macerata e Ancona (385), 151 in provincia di Ascoli Piceno e una nel Fermano, le aree più colpite dal sisma. Diciotto in totale i cantieri dove i lavori sono già iniziati.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".