La corte di appello di Milano ha dato ragione ai consumatori: Trenord deve risarcire i viaggiatori lombardi per i disservizi del dicembre 2012. La class action promossa da Altroconsumo è stata accolta, dopo il rigetto in primo grado, e quindi l’operatore ferroviario – le cui quote sono detenute da Ferrovie Nord e Trenitalia – è stato condannato a versare 100 euro a ognuno dei 3.018 aderenti. La somma va in aggiunta agli indennizzi automatici già scattati per i disagi causati da un malfunzionamento del sistema informatico. Per l’associazione dei consumatori si tratta di un “risultato storico per i diritti dei pendolari e per la class action in Italia”.
La storia dei dissservizi risale alla fine del 2012. Dal 9 al 17 dicembre circa 700mila i pendolari furono costretti a subire “ritardi prolungati, cancellazione di corse, trasbordi da un convoglio all’altro, modifiche di itinerari, condizioni di sovraffollamento dei convogli”, corse dirottate e zero informazioni. Nella sentenza pubblicata il 25 agosto viene “riformata integralmente la sentenza di primo grado, riconoscendo la gravità dei disagi subiti circa cinque anni fa”, scrive in una nota Altroconsumo. Il presidente Paolo Martinello definisce la vittoria come “la prima class action in Italia che porta un risultato utile per migliaia di consumatori”. I disservizi patiti dagli utenti della compagnia ferroviaria per oltre una settimana – “giornate di caos”, le chiama Altroconsumo – nel dicembre 2012 “furono gravissimi: saltò tutto il sistema di trasporto su rotaie”.
Nel 2014, dopo quattro giornate di mobilitazione, Altroconsumo aveva chiuso e depositato presso la cancelleria del Tribunale di Milano le iscrizioni all’azione. La class action era stata poi ammessa il 3 marzo 2014. Secondo la Corte d’Appello di Milano, “non v’è dubbio che Trenord abbia causato, per inefficienza nell’organizzazione, disservizi e disagi tali da coinvolgere migliaia di viaggiatori, in forma continuativa, per un periodo di tempo prolungato”. Oltretutto “senza neppure garantire forme di assistenza minime o diramare informazioni sui tempi di attesa o su eventuali percorsi alternativi”.
La sentenza ha riconosciuto agli utenti danneggiati un risarcimento ulteriore e aggiuntivo all’indennizzo automatico previsto dal regolamento di servizio e già versato da Trenord. I 100 euro, infatti, sono “a titolo di danno non patrimoniale” per i 3.018 aderenti alla class action. Restano fuori circa altri 3000 aderenti a cui non è stato confermato il compenso perché “ritenuto prescritto in quanto in materia di trasporti il Codice Civile prevede un termine di prescrizione annuale“. Secondo Altroconsumo si tratta di un periodo “estremamente breve” e che “purtroppo ha impedito a una parte degli aderenti di far valere tempestivamente i loro diritti”.
Usi & Consumi
Trenord, i pendolari vincono la class action: rimborso di 300mila euro per i disservizi del dicembre 2012
L’operatore ferroviario dovrà risarcire 100 euro a ognuno degli oltre 3mila aderenti all'azione collettiva promossa da Altroconsumo. Dal 9 al 17 dicembre del 2012 gli utenti avevano viaggiato tra gravi disagi. L'associazione: "Risultato storico per i diritti dei pendolari e per le cause collettive in Italia"
La corte di appello di Milano ha dato ragione ai consumatori: Trenord deve risarcire i viaggiatori lombardi per i disservizi del dicembre 2012. La class action promossa da Altroconsumo è stata accolta, dopo il rigetto in primo grado, e quindi l’operatore ferroviario – le cui quote sono detenute da Ferrovie Nord e Trenitalia – è stato condannato a versare 100 euro a ognuno dei 3.018 aderenti. La somma va in aggiunta agli indennizzi automatici già scattati per i disagi causati da un malfunzionamento del sistema informatico. Per l’associazione dei consumatori si tratta di un “risultato storico per i diritti dei pendolari e per la class action in Italia”.
La storia dei dissservizi risale alla fine del 2012. Dal 9 al 17 dicembre circa 700mila i pendolari furono costretti a subire “ritardi prolungati, cancellazione di corse, trasbordi da un convoglio all’altro, modifiche di itinerari, condizioni di sovraffollamento dei convogli”, corse dirottate e zero informazioni. Nella sentenza pubblicata il 25 agosto viene “riformata integralmente la sentenza di primo grado, riconoscendo la gravità dei disagi subiti circa cinque anni fa”, scrive in una nota Altroconsumo. Il presidente Paolo Martinello definisce la vittoria come “la prima class action in Italia che porta un risultato utile per migliaia di consumatori”. I disservizi patiti dagli utenti della compagnia ferroviaria per oltre una settimana – “giornate di caos”, le chiama Altroconsumo – nel dicembre 2012 “furono gravissimi: saltò tutto il sistema di trasporto su rotaie”.
Nel 2014, dopo quattro giornate di mobilitazione, Altroconsumo aveva chiuso e depositato presso la cancelleria del Tribunale di Milano le iscrizioni all’azione. La class action era stata poi ammessa il 3 marzo 2014. Secondo la Corte d’Appello di Milano, “non v’è dubbio che Trenord abbia causato, per inefficienza nell’organizzazione, disservizi e disagi tali da coinvolgere migliaia di viaggiatori, in forma continuativa, per un periodo di tempo prolungato”. Oltretutto “senza neppure garantire forme di assistenza minime o diramare informazioni sui tempi di attesa o su eventuali percorsi alternativi”.
La sentenza ha riconosciuto agli utenti danneggiati un risarcimento ulteriore e aggiuntivo all’indennizzo automatico previsto dal regolamento di servizio e già versato da Trenord. I 100 euro, infatti, sono “a titolo di danno non patrimoniale” per i 3.018 aderenti alla class action. Restano fuori circa altri 3000 aderenti a cui non è stato confermato il compenso perché “ritenuto prescritto in quanto in materia di trasporti il Codice Civile prevede un termine di prescrizione annuale“. Secondo Altroconsumo si tratta di un periodo “estremamente breve” e che “purtroppo ha impedito a una parte degli aderenti di far valere tempestivamente i loro diritti”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.