La denuncia del curatore Giovanni Paparcuri, ex autista del giudice ucciso a Capaci, che si sfoga su Facebook: "Dico soltanto che il pezzo o i pezzi di m... devono riportare: la relazione a firma del dottor Chinnici; la scheda comandi del wordstar che si trovava nell'ufficio del dottor Falcone e la confezione azzurra e grigia della Olivetti con all'interno diversi floppy"
Documenti e diversi floppy disk sono stati portati via dal museo dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Lo ha denunciato l’ex autista del giudice, Giovanni Paparcuri, scampato all’attentato di Capaci, che cura le stanze del ricordo all’interno del tribunale di Palermo.
Tra i documenti sottratti ce n’è uno a firma del giudice istruttore Rocco Chinnici, ucciso il 29 luglio 1983 con una Fiat 126 imbottita di esplosivo. “Io non ne faccio giri di parole, per cui non dirò se qualcuno per errore ha preso questi oggetti dall’interno del bunkerino è pregato di riportarli, dico soltanto che il pezzo o i pezzi di m… devono riportare: la relazione a firma del dottor Chinnici; la scheda comandi del wordstar che si trovava nell’ufficio del dottor Falcone e la confezione azzurra e grigia della Olivetti con all’interno diversi floppy”, ha scritto Papacuri su Facebook.
“È chiaro che il comunicato non è rivolto ai visitatori onestissimi e che non c’entrano nulla e con cui mi scuso, ma a quei disonesti che hanno approfittato della mia fiducia. Il periodo non ve lo dico, ma è facilmente desumibile dal giorno in cui sono state scattate queste foto ad oggi – dice mostrando le foto degli oggetti rubati – Sperate soltanto che dalle video registrazioni non si veda nulla”. Papacuri ha annunciato che mercoledì provvederà a denunciare il tutto alle autorità.