Vuoi far provare piacere ad una donna? Non imparare da film e siti porno. Lo spiega con dovizia di particolari la scrittrice e attivista femminista Gail Dines nel suo saggio Pornland: how the porn industry has hijacked our sexuality, edito negli Stati Uniti da Beacon Press. “Ogni tecnica che impari dai porno è sbagliata”, si viene a sapere dei ragionamenti della Dines sfogliando il libro che ha in copertina uno stivaletto in latex con tacco acuminato. “Se gli uomini cercano e guardano il porno per capire come far godere le donne poi all’atto pratico rimarranno molto delusi. Tutto ciò che rende divertente il sesso – la creatività, la reciprocità, il piacere, l’intimità, il contatto fisico – è stato cancellato e al suo posto si è affermata l’immagine di una scopata robotica per riempire gli orifizi femminili”.
Ecco allora alcuni consigli che la Dines propone ai suoi lettori rifacendosi a Ovidio, Tung Hsuan Tzu, e la 54enne californiana Naomi Wolf (ex consigliera per le questioni femminili di Al Gore e Bill Clinton). Intanto bisogna essere in grado di evocare e suscitare il desiderio erotico nella donna: “bisogna creare una storia, passo passo, sussurrando quello che si vuole fare”, e non come spesso accade nei porno (a dire il vero quelli più superficialotti e tirati via magari di qualche decennio fa ndr) con “la donna che dà uno sguardo all’uomo, e l’uomo è subito pronto per l’azione”. “Un uomo dovrebbe dire alla propria partner, dettaglio per dettaglio, cosa le vuole fare, come vuole toccarla” – continua la Dines evocando addirittura le parole del rabbino Shmuley Boteach, autore del libro The Kosher Sutra-, “L’erotismo è il desiderio emozionante di connettersi: conoscere, esplorare, penetrare e comprendere. Quando le nostre vite sono elettrificate da un impulso erotico, tutta l’esistenza diventa illuminata”.
E ancora: bisogna far capire alla donna che l’uomo la desidera fortemente. “Il desiderio di essere presa con la forza è una delle fantasie sessuali più segnalate delle donne, ma questo non significa che le donne vogliono essere violentate, ovviamente, ma estremamente desiderate”. Serve quindi “un’urgenza emotiva espressa attraverso la potenza fisica che le fa sentire unico oggetto di un insostenibile bisogno”. Ultimo consiglio, da tenere bene a mente per gli uomini: raggiungere il climax per gradi, ovvero non avere fretta di arrivare all’orgasmo. La Dines evoca la metafora del “whole ride”, il “viaggio completo”, cioè una varietà di attività che servono ad aumentare l’eccitazione del partner. Attività non direttamente genitali, tipo il bacio, il massaggio, il sussurrare. “Più tempo si dedica al sesso, migliore sarà l’orgasmo”. Infine un Post Scriptum sull’imperante industria e immagine del porno: “non scopiazzate dai film la sequenza di mosse che sembrano avere successo. L’idea che esista un modo ideale e statisticamente provato per scopare porta inevitabilmente a un risultato deprimente”.