Negli ultimi anni, l’hype attorno ai Queens of the Stone age è cresciuto a dismisura, facendo del gruppo una delle band che più facilmente vengono associate all’aggettivo rock, e arrivando come nel caso del brano Smooth Sailing a far comparire il gruppo addirittura all’interno di uno spot pubblicitario: una roba impensabile, forse, ai tempi delle fortunate Desert sessions o nei giorni immediatamente successivi lo scioglimento dei Kyuss. Ma tant’è, la determinazione di Homme sembra aver pagato l’impegno profuso dallo stesso: musicista poliedrico e, ormai, personaggio da copertina indiretto protagonista anche della tragedia del Bataclan per essere (più su disco che dal vivo) membro anche degli Eagles of death metal, con i quali quel giorno non era (fortuna sua) presente on stage. Così, con l’ennesimo colpo di scena, Villains arriva a noi come un album più che complesso, tutt’altro che immediato: quando tutti invece attendevano la definitiva transizione verso lidi più abbordabili gridando – fino a strapparsi i capelli – al sacrilegio e al sacrificio di uno degli ultimi gruppi veramente “alternative”.
Con lo sguardo rivolto più verso il passato di Lullabies to paralyze ed Era vulgaris, i Queens of the Stone age recuperano la formula ossessivo-compulsiva del “robot-rock” con il quale si erano autodefiniti, omaggiandosi e citandosi senza però ripetersi stucchevolmente. Dei 48 minuti che rappresentano l’arco di sviluppo dell’opera, diverse canzoni si inseriscono di diritto tra le migliori mai scritte dalla band: dal colpo di coda danzereccio assestato con l’opener Feet don’t fail me, al pugno nello stomaco dell’ultima, acidissima, Villains of circumstance, passando per le ottime Domesticated animals, Head like a haunted house, Un-reborn again e Hideaway.
Non un capolavoro, assolutamente no, ma un album che mantiene le aspettative forse pure superandole: dedicato a chi temeva che Homme e i suoi sodali non fossero ormai più in grado di colpire lasciando il segno, zittendo i dubbi in primis del sottoscritto che avrà un motivo in più per vederli nell’unica, finora, data italiana il 4 novembre prossimo all’Unipol Arena di Bologna.