In Italia c’è vita oltre la trap? Sembrerebbe di sì. Tra le mille sfumature che hanno caratterizzato il rap nell’ultimo anno e mezzo, si sta affermando sempre con più insistenza un nuovo genere: l’indie-rap. Più pop, più musicale, più leggero. In un periodo dell’anno in cui siamo sommersi da tormentoni estivi e da canzoni studiate ad hoc per passare in radio e farci ballare, è difficile non venire risucchiati in questo vortice. Poi ci sono artisti come Frah Quintale. Un po’ rap, un po’ indie. Canzoni spesso malinconiche ma piene zeppe di richiami e significati. Ecco prendete tutti questi elementi, shakerate bene e ascoltate attentamente.
Il successo di Frah Quintale (vero nome Francesco Servidei) lo si deve in gran parte alla sua playlist “Lungolinea” su Spotify. Come scrive lo stesso artista “qua trovate tutto quello che sta succedendo al mio disco. Canzoni finite, provini, strumentali, messaggi vocali. Benvenuti nel mio viaggio; questa è Lungolinea”. L’indice della crescita del rapper bresciano lo si deve anche alle visualizzazioni su YouTube, cresciute nelle ultime settimane come il seguito dei suoi fan. Due dei suoi migliori pezzi “Cratere” e “Nei treni la notte” sono finiti nella classifica “Viral 50 Italia” di Spotify. Era ora che il pubblico si accorgesse di questo artista.
Piccolo appunto: Frah Quintale non nasce e sbuca dal nulla. Il rapper per anni ha fatto parte del duo Fratelli Quintale, uno dei gruppi underground più forti della scena rap italiana. Da circa un annetto ha tentato la carriera da solista ottenendo discreti risultati.
Uno dei suoi punti di forza sta senza dubbio nella scrittura. Il rapper riesce a raccontare la routine con estrema leggerezza invitando però l’ascoltatore a porsi delle domande. Dietro alle sue canzoni c’è sempre un patina di malinconia e tristezza. Poco importa se l’artista canti o rappi. Difficile racchiuderlo in un genere specifico. Frah Quintale è un nome da tenere assolutamente d’occhio per questo inverno quando con molta probabilità uscirà il suo nuovo disco. Seguirlo è semplice: basta cercare il suo nome sui social oppure ascoltare i suoi lavori su Spotify.