Da una parte l’autista che racconta di alcuni ragazzi che intralciavano la strada mentre guidava, dall’altra i ragazzi che dicono che l’autista li voleva investire. Due versioni che descrivono, in modo diverso, i fatti che avrebbero scatenato la violenta aggressione a un conducente dell’autobus da parte di un ragazzo di vent’anni avvenuta pochi giorni fa a Parma. In un video, diventato virale, si vede l’autista sul mezzo fermo accerchiato da giovani di colore. Volano insulti da entrambe le parti, poi un ragazzo riesce a salire e a mettere a terra l’uomo dopo averlo colpito ripetutamente. L’autista finisce all’ospedale con sette giorni di prognosi, sull’accaduto indagano i carabinieri e l’azienda di trasporto pubblico Tep ha avviato un’indagine interna per accertare le eventuali responsabilità del conducente.

“Mi aspettavano, hanno minacciato anche la mia famiglia” ha raccontato a Repubblica Parma l’uomo, da 30 anni in servizio per l’azienda di trasporto parmigiana, ricostruendo i momenti concitati nel piazzale della stazione, dove secondo la sua versione avrebbe subito un vero e proprio assalto da parte di un gruppo di stranieri. “Mi sono trovato davanti persone sedute, se non proprio coricate in mezzo alla strada. Ho provato a passare ma hanno cominciato a gridare, tirare calci e buttarsi contro il mezzo.” Questo il giorno precedente alla vera e propria aggressione, quando secondo l’uomo una ventina di persone di colore lo avrebbero aspettato e poi lo avrebbero assalito. Tutt’altra cosa sostengono alcuni dei giovani presenti allo scontro. Un testimone ha riferito al quotidiano Parmapress24 che mentre un gruppo di ragazzi stava arrivando ed uno di loro era in mezzo alla strada, l’autista dell’autobus avrebbe accelerato, quasi investendolo. “Lo stava per beccare ma noi l’abbiamo tirato via. Poi l’autista si è messo a ridere”.

Qualunque sia la verità, che dovranno accertare gli inquirenti, l’aggressione ripresa in diretta ha suscitato molto scalpore e tanti sono stati i commenti di condanna e solidarietà all’autista. “Ma l’invito – ha sottolineato Paolo Chiacchio di Filt Cgil a ilfattoquotidiano.it – è di non scadere in polemiche di stampo razziale o etnico. La società è cambiata ed episodi di questo tipo sono già accaduti, le aggressioni ci sono state anche da parte di italiani, parmigiani e non. È necessaria un’azione generale di prevenzione per la tutela e la sicurezza”. Il sindaco Federico Pizzarotti ha parlato di un fatto “intollerabile e senza precedenti, inaccettabile in una città civile come Parma. L’auspicio è che le forze dell’ordine facciano al più presto luce sull’accaduto, identificando tutti gli aggressori e capendo come si sono svolti concretamente i fatti, poiché non vi è tolleranza per atti di questa gravità. L’obiettivo è di incrementare i sistemi di videosorveglianza negli autobus”.

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