Annullato l'evento del 23 settembre in provincia di Milano dopo le proteste dei partigiani. L'accusa dell'artista: "Libertà e Democrazia hanno perso. Mafia e Dittatura hanno vinto. La verità annienta la paura o la paura annienta la verità?"
Giuseppe Povia non canterà a Trezzano sul Naviglio il prossimo 23 settembre. Dopo le proteste dell’Anpi, la mossa del sindaco di revocare il patrocinio all’iniziativa organizzata nell’ambito dell’Autunno Trezzanese all’interno della chiesa di San Giuseppe Martire, adesso viene meno anche l’organizzatore. E il concerto salta, facendo infuriare il cantante che si sfoga su Facebook: “Libertà e Democrazia hanno perso. Mafia e Dittatura hanno vinto. L’organizzatore P.Paolo Formenton ha ceduto. La verità annienta la paura o la paura annienta la verità?”.
Povia, quindi, non si esibirà. Ad alzare il polverone era stata l’Anpi provinciale milanese con il suo presidente Roberto Cenati: “Siamo molto contrariati per la presenza di questo personaggio, legato alla formazione neofascista e antisemita Lealtà e Azione, per la quale il 10 giugno scorso si è esibito nel comune di Cologno Monzese”, scriveva l’associazione nazionale partigiani. Cenati insisteva poi sul fatto che Povia “rappresenta una figura profondamente divisiva su molteplici temi, tra i quali quelli dell’accoglienza, della solidarietà, dell’unità del nostro Paese e delle stesse problematiche relative alle vaccinazioni“.
Poi era intervenuto anche il sindaco Fabio Bottero. Annunciando di non voler patrocinare l’evento, aveva spiegato che di aver “parlato personalmente con il parroco spiegando che l’amministrazione non sostiene questo concerto e non condivide le posizioni espresse pubblicamente dal cantautore”. Ma aveva aggiunto che di certo non sarebbe stata l’amministrazione comunale a “chiedere alla parrocchia di non tenere l’evento”. Che alla fine, non si farà. Con buona pace di Povia che se la prende con l’Anpi: “Oggi avete assassinato la mia anima, che non si può riparare. Per essere davvero libero ho perso i guadagni, ma pago il prezzo della vera libertà“.
Se la prende anche con le istituzioni: “Non dimenticatevi di artisti, di persone che hanno subito attacchi di tutti i tipi, Mia Martini, di Tenco, di Marco Masini, di artisti che sono stati massacrati. A volte succede che qualcuno finisce anche male. Per ora la mia reazione è di prendere la mazzata e rispedirla al mittente, ma ho sofferto di depressione anche io, speriamo non mi ritorni”.