La confusione nell’applicazione della legge che rende obbligatori i vaccini per la fascia 0-16 anni prima dell’iscrizione a scuola, fa le prime “vittime”. A Palermo, intorno alle 14, alcuni genitori, preoccupati che i propri figli non venissero vaccinati in tempo per l’inizio delle lezioni, hanno minacciato con un bastone gli operatori del centro vaccinazioni “Guadagna”. Dopodiché, mamme e papà hanno scagliato il bastone contro le finestre e la porta d’ingresso dell’ambulatorio. I genitori in questione pretendevano la somministrazione del vaccino ai propri figli oltre l’orario di chiusura al pubblico.
“È stato possibile ripristinare la calma”, spiegano dall’Azienda sanitaria provinciale, “solo dopo che è stato spiegato che è possibile effettuare l’iscrizione scolastica anche in presenza della sola prenotazione della vaccinazione. Prenotazione che gli operatori hanno effettuato inserendo in sovrannumero gli utenti”. In totale, questa settimana i 61 centri dell’Asp di Palermo hanno effettuato 10.150 vaccinazioni. Solo oggi il centro “Guadagna”, preso di mira, ne ha somministrate 43.
Anche la Sicilia, come altre regioni italiane, ha adottato la procedura semplificata per l’applicazione del decreto vaccini. Come ha fatto sapere l’Ufficio scolastico regionale, le scuole invieranno gli elenchi degli alunni iscritti alle Asp competenti, le quali verificheranno la situazione vaccinale di ogni singolo alunno. In caso di irregolarità, sarà l’azienda sanitaria provinciale a contattare le famiglie. A conclusione della procedura le Asp comunicheranno alle scuole i nominativi degli iscritti non in regola per procedere con le sanzioni, se si tratta di scuola dell’obbligo, o con l’estromissione dalla classe, in caso asili nido e materne. Proprio oggi il Garante della Privacy ha dato il via libera alla trasmissione degli elenchi degli iscritti dalle scuole alle Asl.
“Massima solidarietà e supporto agli operatori del centro di vaccinazione della Guadagna e a tutti gli infermieri e medici in questo momento impegnati con grande professionalità a soddisfare le richieste di un’utenza che in massa si sta riversando negli ambulatori”, ha commentato la Direzione aziendale dell’ospedale Guadagna. “Abbiamo potenziato le strutture ed è stato già previsto un ulteriore incremento di personale, ma siamo pronti a denunciare alle autorità competenti tutte le forme di prevaricazione”.
Solo ieri invece la ministra dell’Istruzione aveva criticato duramente la proposta della Lombardia di concedere una proroga di 40 giorni per l’iscrizione. In realtà è importante ricordare che la legge prevede che i genitori presentino entro la prima scadenza i documenti che attestano le vaccinazioni, o le prenotazioni degli esami oppure un’autocertificazione. Basteranno anche una mail o una raccomandata inviata alla Asl, da presentare a scuola, per dimostrare la volontà di vaccinare i propri figli. Proprio “per agevolare le famiglie, per l’anno scolastico 2017/2018 – si legge nella circolare emanata dai ministeri della Salute e dell’Istruzione – la richiesta di vaccinazione potrà essere effettuata anche telefonicamente (purché la telefonata sia riscontrata positivamente, con un appuntamento fissato), inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica ordinaria (PEO) o certificata (PEC) di una delle Asl della regione di appartenenza o inoltrando una raccomandata con avviso di ricevimento“.