Il 9 volte campione del mondo è ricoverato dell’ospedale di Ancona, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico nella notte per ridurre la frattura a tibia e perone provocata dalla caduta con una moto enduro giovedì pomeriggio
Valentino Rossi è stato operato nella notte all’ospedale di Torrette ad Ancona e l’intervento di riduzione della frattura è perfettamente riuscito. La stagione del Dottore è compromessa. Addio mondiale, arrivederci a ottobre. Almeno. Il Dottore era caduto in allenamento con una moto enduro a Parchiule, vicino Urbania, nel tardo pomeriggio di giovedì fratturandosi tibia e perone della gamba destra, la stessa infortunata nel 2010 durante le prove del Gp d’Italia al Mugello.
“Sono molto dispiaciuto per l’incidente. Ora voglio tornare sulla mia moto il più presto possibile e farò del mio meglio perché questo accada. L’intervento è andato bene. Questa mattina, quando mi sono svegliato, mi sono già sentito bene. Vorrei ringraziare il personale dell’ospedale di Ancona, in particolare il dottor Pascarella che mi ha operato”, sono state le prime parole di Rossi dopo l’operazione. I medici hanno spiegato che verrà dimesso “entro tre-quattro giorni” e dovrà “osservare 40 giorni di riposo”.
Il campione di Tavullia salterà quindi almeno due gare, quella di Misano del 10 settembre e la successiva ad Aragon del 24 settembre . La sua corsa al decimo titolo mondiale, più che essere a rischio, è praticamente finita. “La gamba gli fa molto male e Valentino non è ottimista… è un casino”, aveva spiegato il padre Graziano Rossi giovedì sera. Poco dopo è arrivato il comunicato della Yamaha. “Valentino Rossi è lucido e cosciente”. Ma le buone notizie finiscono qui, perché poi il team giapponese aveva confermato la frattura e l’operazione d’urgenza nella notte.
In stagione è il secondo infortunio per Rossi: il 25 maggio era caduto durante un allenamento su una pista di motocross a Cavallara, nel Pesarese, procurandosi un trauma toracico e addominale e mettendo a rischio la propria partecipazione alla gara del Mugello, cui puoi era riuscito a prendere parte. Mentre lo stop più grave, assai simile a quello di giovedì pomeriggio, risale al 5 giugno 2010 quando Rossi era stato protagonista di una brutta caduta durate le prove sul circuito del Mugello nel tentativo di confermare, nonostante il fastidio alla causato da una caduta in allenamento con la moto da cross – la sua supremazia sul compagno di squadra Jorge Lorenzo.
Superata la prima delle due curve Biondetti, la moto si era “intraversata”, perdendo aderenza sulla gomma posteriore: inevitabilmente, lo stesso pneumatico, con l’abbassarsi della velocità di rotazione, aveva riacquistato la presa sull’asfalto trasformandosi in una balestra per Rossi che era stato proiettato in aria, prima di cadere pesantemente sulla gamba destra. Risultato: frattura esposta della tibia della gamba destra e frattura del perone. Proprio come giovedì. Due gare in meno degli altri, tornerà in Giappone a metà ottobre. Chissà in quali condizioni, chissà a quanti punti dalla testa del mondiale.