Nella blindata Festa dell’Unità di Bologna, da dove Matteo Renzi ha scelto di tornare in pubblico dopo le ferie estive, una signora ha contestato il segretario del Pd sulle riforme bancarie realizzate quando era al governo. Renzi in apertura del comizio ha fornito un numero di cellulare invitando i presenti a mandare le domande. Quando l’argomento toccato sono state le banche, con Renzi che diceva di come si è impegnato per punire gli amministratori, dal pubblico si è sentito gridare: “I soldi ai risparmiatori, ci avete rubato i soldi“. Il segretario, col tatto e l’educazione che lo contraddistingue quando non segue il canovaccio della narrazione, le ha risposto: “Avete rubato lo dice a sua sorella”. La signora di rimando: “Rivoglio i miei soldi”. E Renzi: “Anche io”. Poi le forze dell’ordine hanno allontanato la signora.
La donna, raggiunta dal Fatto, fa parte di una delegazione di presunti truffati. “Siamo venuti in 50 stamani ma non ci hanno fatto entrare, io sono riuscita a intrufolarmi dicendo che volevo sentire la presentazione del libro, gli altri sono tutti dovuti rimanere fuori”. La Festa dell’Unità si svolge in zona Fiera a Bologna, un’area totalmente transennata e oggi presieduta da numerosi uomini delle forze dell’ordine. Almeno quattro le camionette presenti all’ingresso e lungo il perimetro.
Intanto dal palco Renzi riprende la sua narrazione e, in merito alle banche, dichiara che ha con forza preteso che “la politica rimanesse fuori dalle scelte”, ricordando come anni fa “dissi al sindaco di Siena che mi chiedeva chi nominare in Monte dei Paschi che quello era un problema suo non del Pd”. Sulla recente multa Consob al padre di Boschi non un accenno né sulla vicenda dei risparmiatori, se non ricordare che il bail in “è stato deciso in Ue e noi lo abbiamo dovuto recepire ma a me non è mai piaciuto”. Poi ha capito concluso lanciando una stoccatina a Massimo D’Alema: “Negli anni la politica che si è occupata di banche ha fatto danni, dalla Puglia in su”.