Metti un finanziere renziano e un leghista a Cernobbio. Metti le urne dietro l’angolo e, ancora prima, l’avvicinarsi della fine del Quantitative easing, il piano della Bce di immissione di liquidità nel sistema. Irresistibile la tentazione per Cladio Borghi, responsabile economico della Lega e teorico della rottamazione dei titoli di Stato in mano a Francoforte come via maestra per abbattere il debito pubblico, che in uno dei coffee break del Forum Ambrosetti ingaggia una singolar tenzone con Davide Serra, per portarlo dalla sua: “Ai tuoi investitori che sono preoccupati di riavere lira invece di euro digli che potrebbero avere niente invece di euro”. Irremovibile l’altro, che sottolinea i rischi miliardari degli effetti del dibattito sullo spread. Inutile lo spauracchio paventato dal leghista sul passaggio della Bce in mano tedesca dopo che Draghi avrà concluso il suo mandato
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione