Il 36enne, insegnante di inglese residente a Venegono Inferiore, nel varesotto, ha aperto gli occhi. La famiglia ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese mediche in Thailandia e riportare "Digio" a casa
“Ha gli occhi aperti, è ancora intubato, ma respira autonomamente”. Gianluca Di Gioia, il 36enne rapinato e avvelenato in Laos, dove si trovava in vacanza, è uscito dal coma. A farlo sapere è il fratello Salvatore, che su Facebook ha scritto: “Il nostro Digio è nuovamente tra noi. Grazie a tutti”.
Gianluca, insegnante di inglese originario di Caltavuturo (Palermo) e residente a Venegono Inferiore, nel varesotto, è stato aggredito da ignoti due giorni fa, 2 settembre. Trasportato d’urgenza al Bangkok Hospital di Udon Thani, in Thailandia, dove si trova tuttora, è stato ricoverato in coma farmacologico. Questa mattina ha aperto gli occhi. “Alla domanda “Gianluca, ora andiamo a casa?” ha fatto un cenno di sì con la testa, ma ancora non sappiamo se è perfettamente in grado di capire”, ha raccontato il fratello Salvatore.
Subito dopo l’incidente, la famiglia del 36enne aveva lanciato una raccolta fondi attraverso il gruppo Facebook “Aiutiamo Gianluca (il Digio)”. Le spese mediche da sostenere in Thailandia, infatti, sono molto costose. In poco tempo la famiglia è riuscita a raggiungere la somma di 100mila euro per il trasporto aereo del giovane insegnante, che però non poteva essere spostato fino all’uscita dal coma. Ora si attende di capire quali sono le condizioni del 36enne per vedere se è possibile riportarlo in Italia.