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Ius soli, la Lega Nord presenta 50mila emendamenti al ddl in Senato. Calderoli: “Insistere è suicidio assistito”

Per il momento non risultano richieste di modifica da parte di Pd, Mdp e Area popolare. Il Carroccio si prepara a fare ostruzionismo sul provvedimento contestato e che difficilmente vedrà la luce prima della fine legislatura, a meno che il governo non intervenga ponendo la fiducia
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Se c’erano ancora dubbi che la proposta di legge in Senato per il riconoscimento dello Ius soli avrebbe avuto molte difficoltà a essere approvata prima della fine della legislatura, ci ha pensato la Lega Nord. Sono 50.074 gli emendamenti presentati al ddl che dovrebbe essere calendarizzato prossimamente a Palazzo Madama: di questi, secondo fonti istituzionali, 49.745 sono a firma dei senatori del Carroccio. Per il momento Pd, Mdp e Ap, ma anche M5s non hanno depositato proposte di modifica. Fi ne ha firmate 287, il misto 21, le autonomie 7, Fratelli d’Italia 14.

A rivendicare l’ostruzionismo è il senatore leghista Roberto Calderoli, già diventato famoso per la mole di emendamenti che presentò ai tempi della riforma della Costituzione. “Ci vuole”, ha detto, “un bel pelo sullo stomaco, come quello che ha il Pd, per tornare a invocare l’approvazione dello ius soli, nonostante quello che è appena accaduto: due dei violentatori del branco di Rimini, se mai passasse lo ius soli, diventerebbero cittadini italiani e potrebbero non solo votare ma potrebbero addirittura essere candidati alle elezioni. Ma ci rendiamo conto? Insistere sullo ius soli è veramente il suicidio assistito del Pd. La soluzione ideale sarebbe spedire questi delinquenti in Polonia e fargli scontare la pena nelle ‘ospitali’ carceri polacche, ma visto che ce li terremo qui almeno, per rispetto alle loro vittime, facciamogli scontare la pena interamente, senza attenuanti, senza benefici o sconti, fino all’ultimo giorno”.

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