La scorsa settimana, Crocetta aveva spaccato il Pd annunciando l'intenzione di candidarsi in solitaria se il suo partito non avesse indetto le primarie. "Siamo troppo avanti per le primarie e a questo punto rischierei di non avere candidature alternative. Domani discuterò con i miei, perché non decido da solo", ha spiegato il governatore uscendo dal Nazareno
Rosario Crocetta potrebbe ritirare la sua ricandidatura a governatore della Sicilia e quindi sostenere Fabrizio Micari, il rettore dell’Università di Palermo scelto dal Pd e da Angelino Alfano come candidato presidente. Lo conferma lui stesso dopo aver incontrato il segretario del Pd, Matteo Renzi, a Roma. “Ho visto Renzi, gli ho raccontato dei risultati del mio governo e lui ha apprezzato. Non sono uno sfascista, mi prendo 18 ore per discutere con i miei ma spero si trovi una soluzione unitaria“, ha detto il governatore, uscendo dal Nazareno, sottolineando però di avere l’intenzione di presentare le liste del suo movimento “in tutta la Sicilia e anche al Senato in alleanza con il Pd“.
La scorsa settimana, Crocetta aveva spaccato il Pd annunciando l’intenzione di candidarsi in solitaria se il suo partito non avesse indetto le primarie. “Siamo troppo avanti per le primarie e a questo punto rischierei di non avere candidature alternative. Domani discuterò con i miei, perché non decido da solo”, ha spiegato lo stesso Crocetta che ha incontrato il leader nazionale del Pd insieme a Fausto Raciti, segretario regionale dei dem. “Il mio è un atto di amore, senza odio. Non ho negoziato alcun ticket con Micari”, ha detto sempre Crocetta. Che adesso, dunque, potrebbe evitare l’ennesimo grattacapo al suo partito e candidarsi in sostegno di Micari.
D’altra parte lo stesso rettore aveva rifiutato le primarie definendo la sua candidatura come “un progetto completamente alternativo“, lanciando segnali di apertura a Mdp: “Continuo ad esprimere il mio desiderio che alla fine si riesca, prima della presentazione delle liste, a definire un quadro completo di unità del centrosinistra. Sono convinto che la situazione che stiamo vivendo in cui c’è una contrapposizione di destra e una forza politica dal programma abbastanza sfocato, richiede che invece le forze del centrosinistra si mettendo insieme su valori condivisi, dal lavoro alla cultura dell’integrazione”. I bersaniani, però, già da alcuni giorni hanno ufficializzato il sostegno alla candidatura di Claudio Fava, che ha incassato l’appoggio anche di Rifondazione Comunista e dei Verdi.