Il sesso solitario rilasserebbe e agevolerebbe insomma la concentrazione, ergo il rendimento scolastico e universitario. La parola a Riccardo Bucciarelli, psicologo e psicoterapeuta pescarese esperto in comunicazione e dinamiche di coppia: “Gli universitari sono pieni di ormoni e il sesso, è vero, stimola tutte le sostanze che vanno poi a rinforzare i circuiti cerebrali, compreso l'apprendimento. Ma col porno è diverso..."
Maschi, secchioni o 18 politici, matricole o fuoricorso che siate, drizzate bene… le orecchie. Brazzers, arcinota casa di produzione pornografica canadese molto attiva online, ha un regalo imperdibile per voi. Quattro mesi di porno premium gratis agli studenti universitari americani. Ecco l’elisir contro il logorio e le distrazioni dello studio moderno, tormentato dalle storie su Instagram e dal pizzicore delle barbette hipster, dagli acculturamenti su Facebook e dal fiume di parole su quanto siano superficiali e creduloni tutti gli altri. E lo stress dilaga. In anni di esplosione ormonale poi: basti guardare la sventagliata indiscriminata di like e commenti seriali Harmony con cui lanciate in orbita l’ego della prima collega millenial di sembianze femminili che vi mostri un pezzo, filtratissimo, di sé. E la tipa vi ricambia con un cordiale “MDF” (morti di figa). E lo stress deflagra.
Mettendosi una mano sulla coscienza, e la vostra altrove, Brazzers ha così rilasciato nei giorni scorsi il video “Brazzers Back To University”, che presenta una promozione davvero straordinaria. E il rimpianto degli anni accademici torna a bruciare dentro. Nel clip si vedono alcuni universitari di oggi alle prese con gli esami, angosciati tra libri di testo veri, test, calcoli ed equazioni. Ma all’improvviso spuntano in loro soccorso delle fantasmagoriche fate turchine, bombe sexy in carne e ossa al netto di ogni faticoso lavoro di post-produzione sui social. Sono le protagoniste autentiche dei video hard di Brazzers. Le pornostar si materializzano in aula col compito ben preciso di accompagnare gli studenti esauriti e spossati (e probabilmente pure a secco da tempo immemore) verso il lieto fine, ossia la laurea o meglio, un buon orgasmo. Il metodo più antico del mondo, pare già in uso nel 1088, pur dovendo procedere esclusivamente di immaginazione, quando venne fondata l’Alma Mater Studiorum di Bologna. “Questo semestre universitario vogliamo alleggerirti il carico di studio (“Ease your load”, doppio senso che può tradursi anche in “facilitarti il rilascio”, e chissà di cosa) offrendoti quattro mesi di porno premium gratuito”. Altro che pillole della memoria, ginseng e pappa reale: dopo un bel fai-da-te, ragazzi, sarete pieni di energia e pronti a prendere un trenta e lode dopo l’altro. Ma senza bacio full-body accademico: a quello ci penseranno Alexis Texas e compagne.
Il sesso solitario rilasserebbe e agevolerebbe insomma la concentrazione, ergo il rendimento scolastico e universitario. La parola a Riccardo Bucciarelli, psicologo e psicoterapeuta pescarese esperto in comunicazione e dinamiche di coppia: “Gli universitari sono pieni di ormoni e il sesso, è vero, stimola tutte le sostanze che vanno poi a rinforzare i circuiti cerebrali, compreso l’apprendimento. Ma col porno è diverso, perché la masturbazione riduce il desiderio di interazione sociale, viene eseguita di nascosto, in privato, provoca confronti persi in partenza con gli attori protagonisti e a conti fatti può generare (dopo l’happy-ending) depressione, influendo negativamente non solo sulle performance sociali, ma anche su quelle scolastiche. Il porno si ferma alla mera eccitazione meccanica che scarica il maschio al momento, ma poi lo lascia nel vuoto emotivo”. “Il rilascio di endorfine svuota, in ogni caso, la mente, e aumenta la concentrazione. Si è meno tesi – sostiene invece la sessuologa Anja Verrigni -. Ma la rapidità con cui si può ottenere appagamento sessuale attraverso un video porno non deve compromettere la sfera sessuale dei ragazzi. Vanno usati con moderazione. E guardare i porno insieme al partner è più divertente ed edificante”. Ma quando una partner proprio non c’è, e gli appelli degli esami incombono…