L'azienda aveva messo in palio un periodo di lavoro nell'ufficio marketing, ma per partecipare era necessario aver acquistato una borsa. Adesso la marcia indietro: "Messaggio in completa antitesi con la nostra realtà imprenditoriale"
Carpisa fa marcia indietro e si scusa per il concorso che metteva in palio uno stage e aveva tra i requisiti l’acquisto di una borsa. Dopo le polemiche, l’azienda spiega che il messaggio è “in completa antitesi con una realtà imprenditoriale fatta invece di occupazione e opportunità offerte in particolare al mondo giovanile“. E si scusa quindi “per la superficialità con la quale è stato affrontato un tema così delicato”.
La campagna prevedeva tre step per svolgere lo stage negli uffici marketing a Napoli: l’acquisto di una borsa da donna della collezione autunno-inverno 2017/18, l’elaborazione di un piano di comunicazione e l’invio della candidatura. Acquistare una borsa del marchio con 600 punti vendita in franchising in tutto il mondo per, forse, svolgere un periodo di lavoro facendo vendere altre borse alla stessa Carpisa. La Filcams-Cgil aveva definito “svilente e irrispettosa” la campagna indirizzata alle under 29 e su Twitter in centinaia avevano attaccato il concorso portando #Carpisa tra i trending topic.
Ora l’azienda sostiene di aver assunto negli ultimi tre anni 50 giovani dopo “l’esperienza dello stage” e di vantare una percentuale di collaboratori con meno di 29 anni superiore al 40 per cento del totale dell’azienda. Il marchio rilancia anche, comunicando di garantire “che l’impegno in favore dei giovani sarà ancora più forte, al di là di qualunque interpretazione del messaggio dato”.