Secondo quanto ha dichiarato la polizia di West Midlands, si tratta di un 22enne di Birmingham, un 32enne di Powys, un 24enne di Ipswich e un 24enne di Northampton. I quattro sono accusati di appartenere al movimento National Action che si ispira all’ideologia nazionalsocialista, promuove l’odio razziale e l’antisemitismo ed è stato dichiarato fuorilegge dal governo
In Gran Bretagna quattro militari, legati ad un gruppo neonazista, sono stati arrestati perché sospettati di preparare un attacco terroristico. Lo ha reso noto il ministro della Difesa britannico che ha rivelato che si tratta di “soldati in servizio”. I quattro risiedono tutti in diverse località e sono accusati di appartenere al movimento National Action che si ispira all’ideologia nazionalsocialista, promuove l’odio razziale e l’antisemitismo ed è stato dichiarato fuorilegge dal governo.
Secondo quanto ha dichiarato la polizia di West Midlands, si tratta di un 22enne di Birmingham, un 32enne di Powys, un 24enne di Ipswich e un 24enne di Northampton. I quattro sono appunto accusati di essere coinvolti nella “commissione, preparazione e istigazione di atti di terrorismo” e di appartenere a un’organizzazione proibita. “Gli arresti sono stati pianificati e diretti dall’intelligence, non c’è stata minaccia per la sicurezza pubblica”, ha detto la polizia, aggiungendo che sono state eseguite anche delle perquisizioni in diverse proprietà collegate agli arrestati. La polizia sta ascoltando gli agenti in una caserma nelle West Midlands.
Il governo ha bandito la National Action il 16 dicembre 2016, rendendolo il primo gruppo di estrema destra inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche, ma nel marzo 2017, un’inchiesta della televisione britannica Itv ha svelato che alcuni membri hanno continuato l’attività in segreto. “Si tratta di una formazione razzista, antisemita e omofobica che incita all’odio, glorifica la violenza e promuove una vile ideologia”, aveva dichiarato la ministra dell’Interno Amber Rudd annunciandone la messa al bando. Il gruppo aveva celebrato l’uccisione nel giugno 2016 della deputata laburista Jo Cox, da parte di un militante neonazi.