Vittoria per i genitori dei ragazzi che frequentano i licei musicali: da quest’anno i loro figli torneranno ad avere le ore di lezione individuale di esecuzione previste dal piano di studi. Lo ha deciso il Tar del Lazio che a seguito del ricorso presentato da un gruppo di mamme e papà, patrocinati dall’avvocato Domenico Naso, ha annullato la nota del ministero dell’Istruzione che prevedeva la decurtazione di 33 ore delle 99 totali annuali previste. Ora in viale Trastevere dovranno provvedere a rivedere gli organici entro l’inizio delle lezioni. Il tutto era iniziato a giugno scorso quando i genitori avevano lanciato una petizione sulla piattaforma di Change.org: “La nuova interpretazione del piano orario – spiegavano – destinerebbe di fatto al biennio del liceo musicale non più tre ma soltanto due ore settimanali di lezione individuale, da utilizzare per il primo e per il secondo strumento scelto”.
Il Tar del Lazio era già intervenuto sulla materia a seguito di un ricorso presentato dallo stesso Naso per un liceo della capitale e in una sentenza del 6 ottobre 2016, pubblicata il 2 febbraio scorso, aveva dato le seguente motivazioni: “La diminuzione delle ore di esecuzione del secondo strumento avrebbe dovuto essere comunicata in precedenza ai genitori degli alunni iscritti ed odierni ricorrenti, consentendo agli stessi di poter scegliere liberamente”. Ora è arrivata la nuova pronuncia del tribunale amministrativo regionale.
Il presidente della sessione terza bis, Giuseppe Sapone, ha accolto la domanda cautelare di sospensione del provvedimento impugnato. “Una prima vittoria era già stata ottenuta – spiega Naso – con la sentenza dello scorso anno alla quale non era nemmeno stato proposto appello. Il Miur anche per il 2017/2018 ha riproposto la stessa formulazione del decreto precedente e il Tar ha accolto il ricorso fissando la discussione di merito il 10 ottobre. Questo provvedimento avrà effetti su tutti i licei musicali. Tecnicamente il ministero potrebbe entro sessanta giorni proporre l’appello cautelare contro l’ordinanza del Tar ma il 10 ottobre avremo già la sentenza con l’udienza di merito. E’ un chiaro segnale del Tar”.
Ad essere soddisfatti sono soprattutto i genitori che dal basso sono riusciti ad arrivare a questo traguardo: “È la vittoria della musica e dei nostri figli sull’ingiustizia dei tagli. I licei musicali – spiega Nadia Quaranta, mamma di un figlio al liceo “Giordano Bruno” della Capitale – sono 140 ma a Roma, per esempio, ne abbiamo solo due e gli studenti fanno dei grandi sacrifici per frequentarli. Di fronte a questa fatica il Miur aveva risposto tagliando le ore di lezione individuale. Le ore di strumento dovrebbero essere cinque, sei. Se il ministero non era in grado di sostenere questo tipo di scuole non doveva nemmeno avviarle. Inoltre grazie a questa sentenza molti insegnanti di musica potranno tornare a lavorare. I nostri ragazzi ora dovranno tornare in classe con gli organici rifatti”.