Cinema

Miss Sloane, Jessica Chastain granitica e ipertesa lobbista in un thriller che ricorda il già sublime Michael Clayton

Il ritorno di John Madden alla regia è un pregevole thriller dal ritmo sostenuto che non lascia mai un minuto di vuoto percettivo lavorando sottotesto su un orgoglio chiaramente liberal

Elizabeth Sloane è una lobbista tra le più ricercate a Washington. Ostinata e cocciuta, Liz è abilissima nel convogliare voti di deputati e senatori per le cause del suo studio di power-broker. Passa indistintamente da un versante all’altro delle battaglie politiche infischiandosene di ideali progressisti, fino a quando sulla propria strada incontra un anziano e reazionario senatore che ha convocato gli alti papaveri del suo studio e chiede alla donna di inventare una strategia per far approvare la legge Heaton-Harris, autentica deregulation etico-giuridica sull’uso delle armi negli Stati Uniti. Per qualche segreto motivo la donna non si fa “arruolare” nell’impresa, anzi passa alla lobby avversa che invece quella legge la vuole affossare.

Il ritorno di John Madden alla regia è un pregevole thriller dal ritmo sostenuto che vede protagonista Jessica Chastain, granitica e ipertesa mediatrice politica, perno narrativo di un film che non lascia mai un minuto di vuoto percettivo lavorando sottotesto su un orgoglio chiaramente liberal, e raccontando in fin dei conti un personaggio femminile che per una carriera ad altissimi livelli ha abdicato ad una vita normale con figli e famigliola, finendo perfino ad andare a letto con dei gigolò per colmare vuoti sessuali. Stilisticamente più vicino ai film politici di George Clooney regista che a un più classico titolo di Alan J. Pakula, Miss Sloane è comunque parente prossimo, e riuscito, del già sublime Michael Clayton di Tony Gilroy. Nelle sale italiane dal 7 settembre 2017 grazie a Leone Film Group e 01 Distribution