Si maneggia come una penna, ma è uno strumento che permette di riconoscere i tumori in 10 secondi e con un’accuratezza del 96%. MasSpec Pen, questo il suo nome, è un dispositivo sviluppato dall’università del Texas ad Austin che servirà ai chirurghi per avere informazioni diagnostiche precise e in tempo reale su quale tessuto rimuovere o conservare in casi di tumore, migliorando la terapia e riducendo le probabilità di recidive. I ricercatori contano di sperimentarlo sull’uomo a partire dal 2018.
La “penna”, testata per ora su topi viventi, è dotata di una punta stampata in 3D e fatta di un materiale biocompatibile. In questo modo può estrarre le molecole da controllare dal tessuto con poche goccioline d’acqua; le trasferisce attraverso un tubo flessibile allo spettrometro di massa e questo calcola la massa delle molecole presenti nel campione. Dopo pochi secondi su uno schermo compare il risultato. In alcuni casi il dispositivo è in grado anche di riconoscere il sottotipo del tumore, come spiega la ricerca pubblicata su Science Translational Medicine, la rivista dell’Associazione americana per l’avanzamento della scienza.
Ciò è possibile perché ogni forma tumorale produce dei metaboliti particolari, come una sorta di firma. Dopo aver analizzato i campioni dei tessuti tumorali di 253 pazienti (polmone, ovaie, tiroide e seno), i ricercatori sono riusciti a sviluppare un profilo molecolare, arrivando così a identificare i tumori con un’accuratezza del 96%. In questo modo, la “penna” riesce ad essere 150 volte più veloce rispetto alle attuali tecnologie nell’identificare i tumori e riesce a farlo senza danneggiare i tessuti sani. Rimuovere troppo tessuto sano, durante la chirurgia, può provocare effetti collaterali ai pazienti, come danni ai nervi o ai muscoli.