Abbandoniamo la capitale di lunedì mattina, in controtendenza rispetto al traffico, e ci regaliamo la colazione nella bella località di El Escorial, caratterizzata dal gigantesco monastero reale di San Lorenzo. Ci vengono i ricchi madrileni qua. C’è il golf e l’elegante centro storico è ricco di bar e pasticcerie. Scegliamo un locale dal nome tipico: Alaska. Poi per andare verso Avila, spettacolare tratto sulla M505, con grandi curve e viste a perdita d’occhio. Per godersi il paesaggio, si possono sfruttare le tecnologie pensate per semplificare la guida, come il regolatore di velocità intelligente (quando si viaggia in modalità “cruise”) o il sistema che avverte quando si supera involontariamente la linea della carreggiata. C’è anche il cosiddetto “coffee break alert”: dopo due ore ininterrotte a oltre 65 all’ora, sul display appare il disegno di una tazzina. Peccato che, superando il passo a Puerto de la Parradilla, oltre quota 1.300, di bar non se ne vedano proprio… Ci rifaremo ad Avila, la celebre città turrita di Santa Teresa, sbafando, prima del caffè, un tradizionale chuleton (costatona di manzo) nell’ennesima Plaza Mayor.

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