“In Libia ho visto l’incarnazione della crudeltà umana, mi ha sconvolta. E resterò sconvolta”. Così la presidente internazionale di Medici senza frontiere, Joanne Liu, racconta l’esperienza vissuta in Libia. “Gente che ha commesso l’unico crimine di desiderare una vita migliore viene ammassata in stanze buie e senza aria. Hanno a disposizione 30 centimetri quadrati e per giorni non possono nemmeno distendere le gambe. Affamati fino ad ammalarsi. Queste persone mi guardavano e i loro occhi mi chiedevano di portarli fuori da lì”. La presidente di Msf racconta le storie delle persone che ha incontrato. Storie che la “tormenteranno per anni”. Poi, l’accusa che tocca da vicino anche l’Italia: “Chiunque, qualunque governo respinga persone in Libia o attui politiche che trattengono persone in Libia, si rende complice di abusi gravissimi”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione