E' la memoria storica del regime nonché la faccia e la voce della propaganda. Sarebbe in pensione dal 2012, ma il sei gennaio 2016 era stata richiamata da Kim Jong-un per annunciare il test della bomba a idrogeno e la sua convocazione si ripete ogni volta che la Nord Corea ha tra le mani notizie di massima importanza
Dalla morte di Kim II-sung all’ultimo test missilistico di Kim Jong-un “so che se succede qualcosa sarà lei a parlare“, dice il nordcoreano Masashi Sakota intervistato da Reuters, a proposito della conduttrice televisiva Ri Chun-hee, la più amata dalla patria. All’età di 74 anni ha annunciato le azioni del regime contro sette diversi presidenti americani e conosciuto tre generazioni di dittatori. Nel resto del mondo, è soprannominata la “pink lady” perché indossa un hanbok (o joseon-ot) di colore rosa durante le dirette tv.
Chun-hee ha annunciato la morte di Kim II-sung nel 1994 e quella di Kim Jong-il nel 2011, commuovendosi in diretta in entrambi i casi. Ha cominciato la sua carriera facendo l’attrice, ma ha scalato le vette della tv di Stato come giornalista fino a ricevere il premio di “Giornalista televisivo del Popolo” e “Eroina del Lavoro”.
E’ la memoria storica del regime nonché la faccia e la voce della propaganda. Sarebbe in pensione dal 2012, ma il sei gennaio 2016 era stata richiamata da Kim Jong-un per annunciare il test della bomba a idrogeno e la sua convocazione si ripete ogni volta che la Nord Corea ha tra le mani notizie di massima importanza.
Intervistata dalla tv cinese Cctv al momento del congedo, aveva dichiarato di voler formare le giovani leve alla conduzione del tg, mettendosi da parte per lasciare spazio a chi avrebbe saputo parlare meglio con il pubblico. Ma la verità è che al regime piace solo lei, o comunque, lei più di tutti.
Secondo Ahn Chan-il, dissidente dell’esercito nordcoreano che dal 1979 vive in Corea del Sud, Ri Chun-hee “ha la voce perfetta per la linea dura della Nord Corea”. L’anchorwoman è particolarmente apprezzata dalle autorità nordcoreane per la sua mimica e il tono di voce, allineati con le intenzioni del regime. Quando comunica i successi del suo governo, infatti, non nasconde l’entusiasmo e, soprattutto, è sempre un entusiasmo severo, come piace ai Kim. Ad aiutarla è di certo la sua laurea in Cinema e teatro, conseguita a Pyongyang grazie ai fondi statali. Nata in una famiglia molto umile nel 1943, Ri Chun-hee esordiva da attrice nella tv di Stato Kctv, per diventare caporedattrice del tg nel 1974 e commentare regolarmente le apparizioni di tutti i leader supremi succedutisi negli anni.
Tutti noi la ricordiamo in onda con un hanbok rosa, veste di tradizione coreana, molto simile a un kimono e riservato alle cerimonie o alle occasioni particolarmente formali. Ma quell’abito era di colore nero, in segno di lutto, mentre Ri Chun-hee annunciava la morte dei suoi due dittatori Kim II-sung nel 199e Kim Jung-il. Il Daily mail l’ha definita “L’unica donna di cui il regime si fida per divulgare messaggi di propaganda”.