Nell'orfanotrofio di Lanark, che tra il 1864 e il 1981 ha accolto oltre 11.600 minori, si sarebbero verificati abusi fisici e psicologici. Un terzo dei cadaveri è di minori di cinque anni o meno. La maggior parte delle morti si è verificata tra il 1870 e il 1981
Frank Docherty e Jim Kane erano convinti che non tutta la verità fosse venuta a galla. Residenti a Lanark, nella Scozia meridionale, per anni hanno cercato di dimostrare che nell’orfanotrofio del paese, attivo tra il 1864 e il 1981, violenze e abusi sui bambini fossero all’ordine del giorno. Ora un’inchiesta condotta da BBC e Sunday Post svela la presenza di 400 piccoli corpi ammassati in una fossa comune.
Nei 117 anni di attività l’orfanotrofio di Smyllum Park, diretto da suore cattoliche, aveva accolto oltre 11.600 minori, tra orfani e bambini provenienti da famiglie in condizioni di disagio. Nel 2003 Docherty e Kane scoprirono una fossa contenente un numero imprecisato di corpi di bambini in una sezione del cimitero del paese non segnalata. L’anno successivo le Figlie della carità – la comunità di suore che attualmente gestisce la parrocchia – spiegarono ai due uomini che, stando ai loro registri, l’orfanotrofio aveva sepolto in quel cimitero bambini in 158 tombe. Tuttavia Docherty e Kane, morti entrambi quest’anno, erano convinti che i numeri fossero molto più alti e che le suore avessero fornito loro dati incompleti. Ora BBC e Sunday Post, un giornale scozzese locale, gli danno ragione.
La maggior parte dei bambini ritrovati nella fossa comune sarebbe morta per cause naturali, in seguito a malattie comuni all’epoca come tubercolosi, polmonite e pleurite, ma l’inchiesta ha dimostrato che nell’orfanotrofio si verificavano anche abusi, non solo fisici ma anche violenze psicologiche e umiliazioni pubbliche. Un terzo dei corpi ritrovati sono di bambini di cinque anni o meno. Solo 24 avevano più di 15 anni. La maggior parte delle morti si è verificata tra il 1870 e il 1981.
Alcuni corpi sono stati identificati. Uno di loro è Francis McColl: morto nel 1961, aveva 13 anni. Il certificato di morte indica un’emorragia cerebrale come causa del decesso. Suo fratello, Eddie McColl, ha passato decenni a chiedersi cosa gli fosse successo. A un certo punto gli hanno detto che era stato colpito alla testa da una mazza da golf, cosa che ora combacia con il certificato di morte ritrovato. Eddie non ha mai saputo dove fosse sepolto suo fratello.
Il caso ricorda molto quello emerso nel marzo scorso in Irlanda, dove nell’Istituto delle suore di Tuam, un ex orfanotrofio cattolico, è stata confermata l’esistenza di una fossa comune con i resti di circa 800 bambini morti tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del secolo scorso.