Accanto a Orfini e Bonifazi, c'è anche Franco Vazio, già avvocato difensore di Giovanni Berneschi, ex numero uno di banca Carige, condannato a 8 e due mesi per il crac della banca ligure
Prende corpo la commissione d’inchiesta sulle banche. E fra i 40 componenti spuntano i nomi di alcuni fedelissimi di Matteo Renzi. Il Pd ha infatti sciolto la riserva sui nomi dei suoi sedici senatori e deputati che entreranno a far parte della commissione la cui prima riunione potrebbe tenersi la settimana prossima. Il primo della lista è Matteo Orfini, braccio destro di Renzi e presidente del Pd, che pur essendo vicino a Maria Elena Boschi, ha dichiarato all’Huffington Post del 17 maggio scorso di non aver “alcun problema” a iniziare i lavori della commissione proprio con il caso Etruria. Accanto ad Orfini c’è poi anche un altro nome illustre del Pd: il tesoriere Francesco Bonifazi, che, come riferisce Panorama del 23 gennaio 2014, “è il nipote di Alberto Bruschini, già membro della deputazione generale del Monte dei Paschi e già direttore della Cassa di risparmio di Prato. Persone, insomma, che un tempo sarebbero state definite “notabili di partito” come spiega il settimanale.
Non poteva mancare all’appello Andrea Marcucci, primo firmatario del disegno di legge che ha istituito la commissione d’inchiesta sulle banche e noto a Lucca per aver chiesto 20mila euro di risarcimento ad un giornalista precario per due domande su asset familiari. Farà parte della Commissione anche Franco Vazio, già avvocato difensore di Giovanni Berneschi, ex numero uno di banca Carige, condannato a 8 e due mesi per il crac della banca ligure. Inoltre, come riferisce il sito Nuova Informazione indipendente del 27 ottobre 2015, “sempre Franco Vazio è stato a lungo (dal 2006, con riconferma nel 2009, sino al 2013) nel Consiglio di Amministrazione della CARISA (su indicazione del vertice di CARIGE) e dal 2006 è membro “senza soluzione di continuità” dell’Organo di Vigilanza della stessa CARISA, anche come Coordinatore“.
La Commissione d’inchiesta potrà poi contare anche sul professore di economia Carlo Dell’Aringa, che nel nel 2013 era consigliere di sorveglianza della Banca Popolare di Milano. E poi ancora su Mauro del Barba, che come riferisce il suo blog ha lavorato alla Popolare di Sondrio “come programmatore fino a diventare responsabile dei progetti in staff alla Direzione Generale”. Completano poi lo staff Pd “dedicato” alle banche: Susanna Cenni, Gian Pietro Dal Moro, Giovanni Sanga; Luigi Taranto, Camilla Fabbri, Stefania Giannini,Mauro Maria Marino, Franco Mirabelli, Gian Carlo Sangalli. “Dopo mesi di attesa pare stia prendendo forma la commissione parlamentare che dovrà indagare sui dissesti delle banche – ha spiegato il senatore Idv, Francesco Molinari – La lista, però, non è ancora completa: mancano all’appello per esempio i nominativi di Fratelli d’Italia, Ap e Gal. Queste forze politiche procedano a nominare i rispettivi rappresentanti in Commissione così che possa finalmente partire. Delle due l’una: o erano fesserie le richieste di giustizia e trasparenza che provenivano dai loro banchi oppure fa comodo che la Commissione non parta o che non concluda i lavori in questa legislatura”. Nulla è escluso. Neanche la presidenza a Pier Ferdinando Casini (Ap) oppure al viceministro all’Economia Enrico Zanetti (Sc-Ala).