ll nuovo amministratore delegato dell'istituto genovese, Paolo Fiorentino, ha aumentato i tagli di oltre il 100% rispetto a quelli previsti nel piano di febbraio dell'ex numero uno Guido Bastianini. I dipendenti scenderanno in tre anni dai 4.742 di inizio luglio 2017 (erano 4.873 a fine 2016) a circa 3.900
Mille dipendenti in meno e la chiusura di 120 filiali. Pari al 20% del totale. E’ quello che prevede il piano industriale 2017-2020 di Banca Carige, che punta a una riduzione del 23% dei costi operativi nei prossimi tre anni. Il piano del nuovo amministratore delegato Paolo Fiorentino ha aumentato i tagli di oltre il 100% rispetto a quelli previsti nel piano di febbraio dell’ex numero uno Guido Bastianini. I dipendenti scenderanno dai 4.742 di inizio luglio 2017 (erano 4.873 a fine 2016) ai circa 3.900 a fine piano, mentre le filiali passeranno dalle 518 di inizio luglio (dato che sconta già 58 chiusure nel corso dell’anno) a 455 a fine piano.
L’istituto ha annunciato anche un rafforzamento patrimoniale di oltre un miliardo di euro attraverso un aumento di capitale da 560 milioni di euro (500 milioni più un’eventuale tranche di 60 milioni) e altri 480 milioni dall’operazione di conversione di bond subordinati e dalla cessione di asset. L’obiettivo è di tornare all’utile nel 2018.