“Ius Soli? Anche nel Pd c’è il timore di approvare questa legge per motivi elettorali. I cittadini ci hanno affidato un tema molto delicato: una riforma di civiltà che dovrebbe essere approvato. Se non riusciamo a trovare una maggioranza e ad approvarla, vuol dire che c’è anche una responsabilità nostra in questa storia“. Sono le parole dell’europarlamentare del Pd, Cécile Kyenge, ospite di ‘Ho scelto Cusano’ (Radio Cusano Campus), riguardo al rinvio del voto sullo Ius Soli, facendo eco alle durissime dichiarazioni del ministro Delrio. “Non ci dobbiamo lasciare trascinare da paure” – continua – “Chi non ha voluto sostenere questa riforma si porterà dietro la responsabilità. La società è cambiata e le leggi devono adeguarsi ai tempi che cambiano. Basta guardare le classi a scuola, basta guardare i nostri figli per capire che loro sono già molto avanti rispetto alla politica”. L’ex ministro dell’Integrazione si sofferma sulle ragioni del fallimento della legge: “La prima responsabilità è della politica, perché il modo in cui comunichiamo con i cittadini diventa anche un modo che deve accompagnare il cittadino. E molte volte noi diamo la colpa di tutti i problemi agli immigrati. I cittadini hanno così l’impressione che la colpa dei loro guai è di quelli che arrivano. In più” – continua – “c’è chi semina paura. C’è stata una campagna di odio, di disinformazione, con bufale e fake news create ad hoc per creare potenziali nemici. Io e la Boldrini ne siamo vittime. Alcuni giornali comunicano cercando di seguire il pensiero politico, ma non facendo cultura e corretta informazione”. E aggiunge: “Ci sono partiti politici che di questo hanno fatto il loro cavallo di battaglia. Forza Nuova si è permessa di mettere un manifesto degli anni del fascismo, dove si vede una donna bianca violentata da un uomo nero. E’ gravissimo. Io credo che la magistratura e la politica dovrebbero intervenire e fermare questo comportamento. C’è anche la Lega Nord. Il vicepresidente del Senato Calderoli è stato salvato dallo stesso Senato per le parole razziste nei miei confronti, a Borghezio” – continua – “il Parlamento UE ha tolto l’immunità per farlo processare dal tribunale di Milano che lo ha condannato ad una sanzione di 50mila euro. Siamo arrivati a un momento in cui bisogna dire basta e l’approvazione della legge sullo Ius Soli sarebbe un primo fondamentale passo per cambiare questa mentalità”