CARS 3 di Brian Fee (Animazione). USA 2017. Durata: 109’. Voto 2/5 (AMP)
È noto che la saga dei motori ruggenti di Cars sia la preferita di patron John Lasseter, come dire, il suo “giocattolo del cuore”, persino dopo i veri balocchi di Toy Story. Da questo si evince la ferma volontà della Pixar Animation di siglare il terzo capitolo su Saetta McQueen & compagni, anche dopo diversi anni dai primi episodi. Tuttavia a differenza del primo, soprattutto, il ruggito si è sgonfiato, mutando in noia, deja-vu, superficialità. Certo, lo sguardo dei piccoli – a cui il film prioritariamente si indirizza a differenza di altri realizzati dai “geni della Lampada” – avrà parametri diversi di giudizio rispetto a chi fa critica, ma resta un fatto che lo smalto di originalità e freschezza sia andato scemando negli anni. Si potrebbe obiettare che sia proprio l’età non più giovanile raggiunta da Saetta McQueen – che rischia la pensione a seguito di uno spaventoso incidente, motivo di partenza della crisi che guida il film – a dettare il tono quasi crepuscolare del prodotto, ma non basta: anche i riferimenti alla glamour society del mondo delle corse è descritta con poca brillantezza, salvando qua e là qualche battuta divertente. La Disney comunque ci punta, 700 copie da oggi, e tuttavia per sperare in qualcosa di veramente innovativo, tocca attendere il Natale con Coco, il boy latino di novella invenzione di Lasseter e soci.