di Marta Coccoluto
Da quando nel 2013 uscì il libro Gli sdraiati di Michele Serra, i giovani tra i 15 e i 29 anni sono per tutti la generazione che vive sul divano di casa, perennemente o quasi sdraiata con lo smartphone in mano.
L’acronimo internazionale li appella come Neet (Not in Education, not in Employement or Training), ovvero quelli che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in alcun percorso formativo. L’Istat certifica il primato italiano: i Neet sono il 24,3% dei giovani del Bel Paese, contro una media europea di poco superiore al 14%, e nonostante un trend europeo in diminuzione l’Italia resta il Paese con la percentuale più alta. I numeri assoluti parlano ancora più chiaro: stiamo parlando del presente e del futuro di oltre 2,2 milioni di giovani in Italia.
Numeri così pesanti indicano che il fenomeno va ben oltre gli effetti della crisi economica mondiale, ma risiede in cause strutturali tutte italiane, ovvero nell’assetto economico, a cominciare dal mercato del lavoro e dalle politiche di sviluppo, anche digitale, e nell’assetto sociale, in cui hanno un peso determinante il ruolo giocato, anche per mancanza di alternative, dalle famiglie.
A oggi non esistono le condizioni favorevoli a “far alzare dal divano” una parte significativa di giovani, non ci sono possibilità per tutti e non ci sono meccanismi tali da spingere moltissimi ragazzi a studiare, a formarsi, a fare esperienze e, di conseguenza, vivere a pieno come protagonisti del loro stesso futuro.
Nella direzione di creare un contesto favorevole alla partecipazione attiva va l’iniziativa “Rete Ribelle”, il progetto civico di promozione della cultura digitale organizzato da Generazione Ypsilon, che sarà presentato in anteprima assoluta a Catania il 19 settembre prossimo, per poi diffondersi con un calendario di incontri a università, scuole, luoghi di aggregazione giovanile.
Generazione Ypsilon – Diritto di accesso ad Internet è una associazione di attivisti nativi digitali, strenui sostenitori dei benefici di Internet, impegnati in azioni concrete per la diffusione della cultura digitale e per la promozione di un modello sociale collaborativo di condivisione delle competenze digitali. Questi giovani credono che la vera ricchezza del nostro tempo sia la conoscenza, un bene fondamentale indispensabile per realizzare una società equa, inclusiva, trasparente e accessibile a tutti. E vogliono costruirla attraverso la Rete, l’ecosistema in cui si muovono come pesci nel mare.
Generazione Ypsilon ha già redatto una serie di proposte normative per il riconoscimento del diritto di accesso ad Internet nel Trattato europeo, nello Statuto della Regione Siciliana e negli Statuti comunali, oltre ad aver elaborato numerosi casi di studio e Report in materia di Trasparenza, OpenGov e OpenData.
In occasione della giornata celebrativa del 25° anniversario di Internet Society (ISOC), l’organizzazione internazionale di supporto allo sviluppo di Internet, il 19 settembre prossimo, Rete Ribelle farà il proprio debutto a Catania, scelta da ISOC come unica tappa italiana di un evento mondiale che vedrà coinvolte in simultanea più di 50 sedi nel mondo.
Una giornata con incontri e dibattiti non solo per ricordare la storia di Internet, con la presenza dei grandi “pionieri” che hanno fatto la storia della Rete, ma per guardare avanti e affrontare le sfide future di Internet (la partecipazione è gratuita, previa registrazione e il programma integrale è disponibile su questa pagina).
L’iniziativa prevede anche, la messa in scena di uno spettacolo teatrale inedito, interamente scritto e interpretato da giovani studenti, ispirato alle storie visionarie di Julian Assange, Bill Gates, Steve Jobs, Lina Ben Mehnni, Yoani Sanchez, Richard Stallman, Aaron Swartz, Daniele Trinchero e a molte altre figure brillanti, pioneristiche e rivoluzionarie. Sarà una delle rare occasioni di incontro e dibattito in cui non saranno chiamati a dare soluzioni quelli che hanno contribuito a creare il problema, com’è prassi squisitamente italiana, ma che vedrà il coinvolgimento diretto e attivo delle nuove generazioni dei nativi digitali, chiamati ad assumere un ruolo attivo per promuovere una Rete aperta, sicura e accessibile.
Non casuale la scelta della Sicilia, una parte importante di quel sud Italia dall’alto potenziale umano inespresso e in cerca di riscatto e occasioni: Rete Ribelle vuole farne il cuore del Rinascimento Digitale italiano, trasformandola in patria dell’innovazione italiana.
Noi di Nomadi Digitali ci saremo. Appuntamento a Catania, una prima, vera, buona occasione per alzarsi.