Stava picchiando la moglie, come spesso faceva, ma questa volta è intervenuto il figlio che nel tentativo di allontanarlo dalla madre, lo ha ucciso. Giuseppe Leggiero è stato colpito dal figlio Daniele con un coltello al petto per difendere Patrizia Navarra dall’ennesima lite violenta tra le mura domestiche. Ha confessato lui stesso quanto accaduto ai carabinieri di Alife, in provincia di Caserta, dopo una giornata di versioni contrastanti che – stando ai giornali locali – avevano portato al fermo della madre, auto-accusatasi dell’omicidio per coprire il figlio.
La violenza si è consumata nel pomeriggio di sabato e subito dopo la moglie e il ragazzo di 28 anni hanno portato l’imprenditore 50enne nell’ospedale di Piedimonte Matese, dove è morto poco dopo. Inizialmente Navarra ha raccontato di un incidente sul lavoro, nel caseificio di famiglia. Ma per i carabinieri la versione fornita dalla donna non era credibile. L’area indicata come luogo dell’incidente era troppo pulita e in ordine rispetto alla dinamica dell’infortunio. Non ci è voluto molto per far crollare la 49enne che, nel corso dell’interrogatorio, ha confessato che il marito è stato ucciso con un coltello utilizzato per la lavorazione casearia, nel corso di una violenta lite. E che a colpirlo era stata lei.
La donna, subito fermata e portata nel carcere di Pozzuoli, ha spiegato ai militari che da anni era stata vittima di continue aggressioni fisiche e minacce da parte del marito, violenze che non ha mai denunciato e che questa volta sono esplose in una colluttazione. Ma le incongruenze della versione fornita dalla donna hanno portato gli inquirenti a proseguire le indagini fino alla confessione di Leggiero. Il ragazzo nella notte tra sabato e domenica ha confutato le dichiarazioni della madre e ha ammesso di essere stato lui ad uccidere il padre.
Il 28enne sarebbe intervenuto nel caseificio per cercare di sedare l’ennesima lite tra i suoi genitori. Ha tentato di allontanare il padre, spingendolo verso il fondo dello stabile e gettandogli contro vari oggetti. Poi, per bloccarlo lo ha colpito con un coltello al torace. Un versione che ha convinto il pm, che alle 5 di questa mattina, ha liberato la donna e fermato il giovane e mettendolo agli arresti domiciliari per omicidio volontario.