Roma, 5 feb. (Adnkronos) - Oltre 6mila volontari in 15 Regioni italiane, per un totale di più di 90mila ore di volontariato, 160 iniziative di diverso genere, dalla manutenzione delle aree verdi ad attività di divulgazione, 80 tonnellate di rifiuti rimossi dall’ambiente. Sono alcuni dei numeri della terza edizione del progetto Operazione Paladini del Territori di Fondazione Una - Uomo, Natura.
“I risultati della terza edizione dell’Operazione Paladini del Territorio sono straordinari non solo nella misura in cui vanno ad aumentare ulteriormente, se non raddoppiare, quella che è stata l’esperienza del 2023. Lo sono perché sono l’ennesima dimostrazione di quanto la comunità venatoria non sia chiusa in se stessa come viene dipinta, ma sia anzi aperta, responsabile, orgogliosa del proprio ruolo a livello sociale - ha dichiarato Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione Una -Ringrazio le associazioni venatorie tutte e ogni singolo volontario che nel corso del 2024 ha scelto di dedicarsi al proprio territorio, alla propria comunità, e di contribuire alla loro tutela insieme a Una”.
Più nel dettaglio, nel corso del 2024, il progetto è arrivato a coinvolgere oltre 6mila volontari in 15 Regioni italiane, registrando un aumento del 50% rispetto all’anno precedente. Ogni cacciatore partecipante, nel corso dell’anno, ha donato alla comunità una media di 15 ore, per un totale di più di 90mila ore di volontariato donate dalla comunità venatoria. I volontari che hanno preso parte con le proprie iniziative al progetto di Fondazione Una, coordinati da più di un centinaio di sezioni provinciali e comunali delle associazioni venatorie nazionali (in primis Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia), hanno organizzato oltre 160 iniziative di volontariato di diverso genere, dalla manutenzione delle aree verdi alla raccolta di rifiuti dispersi nell’ambiente naturale, fino ad attività di divulgazione in collaborazione con le scuole ed iniziative di supporto a progetti scientifici, portando benefici per oltre 6 milioni di cittadini che vivono nelle aree interessate.
Grazie all’impegno dei Paladini del Territorio oltre 80 tonnellate di rifiuti sono state rimosse dall’ambiente: un peso equivalente a quello di 8 camion. Tra i rifiuti raccolti e correttamente smaltiti dai cacciatori anche alcuni pericolosi ma anche rifiuti ingombranti, abbandonati da tempo nelle aree naturali, come pneumatici, elettrodomestici rotti, biciclette e altri mezzi di trasporto, ferro e rifiuti metallici. Un grande contributo alla pulizia di boschi e aree naturali è stato dato dai volontari dell’Atc Provincia di Lecce, che ha coinvolto oltre 30 sezioni locali, ma anche dalle sezioni comunali Fidc di Ferentillo, in provincia di Terni, di Cirò Marina, provincia di Crotone, e di Campolongo Tapogliano, Udine, dalla sezione provinciale Enalcaccia di Ragusa e anche da quella di Biella. Diverse sono state le iniziative volte al ripristino di sentieri, aree verdi e urbane, arrivando anche alla ricostruzione di un ponte crollato per il maltempo, in provincia di Torino, grazie alle Sezione comunale Fidc Alta Val Grande.
L’Operazione Paladini del Territorio 2024 si è caratterizzata anche e soprattutto per la varietà delle iniziative candidate: rispetto alle prime edizioni, la volontà di Fondazione Una di ampliare il perimetro del progetto, includendo le diverse iniziative attraverso le quali i circoli venatori sono attivi sul proprio territorio, ha consentito di mettere a sistema tutte le modalità di sostegno alla comunità da parte dei cacciatori. Alcune delle iniziative a scopo divulgativo hanno visto il coinvolgimento dei bambini della comunità, come quelle organizzate da Fidc Nucleo di Magenta 'Eligio Colombo', dalla sezione provinciale Fidc di Trieste, dalle Associazioni Cecinesi e da Arcicaccia in Toscana. Altre sono state dedicate alla cura delle fasce di popolazione più fragili, come è stato in provincia di Brescia, grazie alla sezione comunale Fidc di Borgosatollo.
Per il 2025, Fondazione Una rinnova l’invito a prendere parte all’Operazione Paladini del Territorio, per la sua quarta edizione, riconfermando l'obiettivo di contribuire attivamente alla preservazione e cura dell’ambiente che è stato il motore del progetto fin dalla sua nascita. L’annuncio della quarta edizione porta con sé anche la novità dell’apertura del primo sportello del Paladino del Territorio, attivo sul sito di Fondazione Una, attraverso il quale sarà possibile richiedere l’intervento dei volontari dove si dimostrerà necessario.
Scuola
Cremona, addio mensa comunale: al via la refezione gestita da genitori e volontari
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A Quintano e Pieranica le famiglie degli alunni hanno deciso di occuparsi personalmente dei pasti dei loro figli tramite il progetto "Il Buon cibo", che garantisce una dieta più sana e meno cara. E i sindaci sono stati costretti a sospendere il servizio pubblico
Basta con semolini, minestrine e cosce di pollo insipide: ora i genitori la mensa se la fanno da soli, meno cara e vegetariana. Accade in due piccoli comuni della provincia di Cremona: Quintano, 940 abitanti circa, e Pieranica, poco più di mille residenti. Da oggi la mensa comunale chiude i battenti. La maggior parte di mamme e papà che usufruivano della refezione organizzata dall’amministrazione comunale ha fatto due conti, si è organizzata in maniera autonoma, ha trovato un locale all’oratorio di Quintano, una gastronomia del posto con la quale avviare una collaborazione e ha dato il via a “Il buon cibo”, una mensa “sociale” (come a loro piace definirla) totalmente gestita da genitori e volontari. Nessun panino da casa. A Quintano e Pieranica per mesi le famiglie hanno progettato il “loro” sistema di refezione facendo una ricerca di mercato, studiando il menù, approfondendo le questioni legali, organizzando la gestione di questa attività che comporta la collaborazione di oltre quaranta genitori e una decina di volontari oltre al personale di “Radice Quadra”, la gastronomia vegetariana scelta per questo servizio. Una scelta non facile che ha causato un braccio di ferro tra i genitori e i sindaci delle due realtà, che non avendo più iscritti alla mensa (sono rimasti solo cinque bambini) hanno dovuto dire alle famiglie che non partecipano al progetto autogestito di tenersi i figli a casa.
“Da oggi – spiega Veronica Delcarro, coordinatrice del progetto – i nostri bambini non mangeranno più cibo industriale ma artigianale. Saranno tutte ricette fantasiose che mettono allegria. Abbiamo stipulato con la gastronomia un accordo: ogni venerdì ci mandano un menù con delle possibile alternative ed entro domenica le famiglie con i bambini possono scegliere cosa mangiare. Tutto ciò era impossibile alla mensa comunale dove i bambini non avevano scelta”. Una decisione che punta anche a far risparmiare soldi: “Prima pagavamo 150 euro al mese – spiega Veronica – indipendentemente dai giorni di presenza ora l’accordo stipulato con la gastronomia prevede cinque euro al giorno ad effettivo consumo. In questa cifra è compreso primo, secondo, acqua, pane, frutta o dolce, le spese per le vettovaglie e per la sorveglianza”. Non solo. La mensa fai da te è aperta anche a quei genitori che non usufruiscono sempre di questo servizio ma che per questioni di lavoro o personali si trovano ad avere questa necessità in maniera occasionale. Il tutto sarà vagliato da una nutrizionista che presto incontrerà anche le mamme e i papà per dare consigli affinché i bambini abbiano tra pranzo e cena una dieta non solo vegetariana ma equilibrata.
Nessun problema nemmeno con l’Asl: “C’è una circolare del ministero della Salute che chiarisce come il Comune su richiesta della famiglia debba garantire il menù vegetariano. Il nostro non necessita di una spedizione all’Asl ma ci siamo tutelati con delle specifiche richieste da parte dei genitori”. Da questa settimana saranno 20 i bambini che andranno a mangiare in oratorio: “Senza l’aiuto del parroco non saremmo riusciti in quest’impresa”, spiega la coordinatrice. Grazie ad un servizio di piedibus fatto da volontari saranno accompagnati dalla fermata dello scuolabus alla mensa dove ad accoglierli troveranno il personale di “Radice Quadra” e un gruppo di mamme e papà che si occuperanno una volta la settimana anche delle pulizie più accurate del locale. Resta solo un problema: se i bambini di Quintano hanno diritto ad essere accompagnati a casa dallo scuolabus, quelli del paese vicino di Pieranica non avranno la possibilità di raggiungere la mensa perché il sindaco Valter Raimondi ha per ora negato questa possibilità. Mamme e papà sabato scorso hanno protestato sotto le finestre dell’ufficio del primo cittadino ma l’amministrazione solleva problemi di ordine burocratico e assicurativo: “Gli enti pubblici non possono agire con la stessa libertà dei privati! Possono usufruire dello scuolabus solo i residenti dei nostri due comuni e non può essere utilizzato per scopi non conformi a iniziative organizzate dai comuni o patrocinati dagli stessi”.
Raimondi, tuttavia, lascia aperto uno spiraglio: “Vengano a parlami i cittadini del mio paese che hanno questa necessità. Lo facciano con una proposta e vedremo…”. Intanto oggi la mensa comunale non riaprirà: “Avevamo in atto – spiega il sindaco – un servizio che ritenevamo buono. Non sono mai arrivati reclami. I nostri costi (4 euro per il pasto; un euro per il vettovagliamento se effettivamente consumato e 2,50 per l’operatore) sono quelli cui dovevamo far fronte con un numero di bambini che non ci permetteva di abbassare i prezzi. E’ chiaro che ora le famiglie risparmieranno 50 euro ma abbiamo fatto tutto quello che potevamo garantendo sempre un servizio di qualità”. Intanto ieri si sono svolte le prove generali prima della grande partenza di oggi.
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Politica
Almasri, Nordio in Aula: “Non sono un passacarte, nell’atto dell’Aja c’erano errori”. Ma Piantedosi insiste sulla sua pericolosità. Ora parlano le opposizioni
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Lo 007 che spiò il braccio destro di Meloni era un fondatore di FdI. Mantovano: “Da Lo Voi reato grave”
Economia & Lobby
Nuova mossa Usa contro la Cina: stop all’arrivo di pacchi. Pechino: “Irragionevole”. Anche l’Ue contro l’e commerce cinese. E indaga su Shein
Roma, 5 feb. (Adnkronos) - "Nordio ci spiega che le accuse della corte penale a Almasri erano tutte sballate e quindi andava liberato. Piantedosi ci spiega che Almasri era troppo pericoloso per essere lasciato a piede libero in Italia. Non è un'informativa, è dadaismo". Lo scrive Matteo Orfini del Pd sui social.
Genova , 05 feb. - (Adnkronos) - Incidente mortale in porto a Genova questa mattina, poco prima di mezzogiorno. Un operaio di circa 40 anni è morto al molo Giano dopo essere rimasto schiacciato da alcuni materiali. Inutili i soccorsi di 118 e Croce Verde genovese. Sul posto la polizia che indaga su quanto accaduto.
Roma, 5 feb. (Adnkronos) - Palcoscenico di condivisione di esperienze, soluzioni e innovazioni per tutto il sistema delle costruzioni e del Real Estate, REbuild - primo evento italiano dedicato all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito - lancia ufficialmente la Call for Contribution per l’edizione 2025 (6-7 maggio). Candidature entro il 7 marzo 2025. "Intendiamo raccogliere e valorizzare progetti, ricerche ed esperienze da condividere con tutta la community", afferma Laura Risatti, Project Leader di REbuild - evento organizzato da Riva del Garda Fierecongressi. “Stiamo cercando sia start-up capaci di immaginare e realizzare nuove sintesi tra intelligenza artificiale e produzione materiale, creando connessioni di valore per il futuro – spiega Risatti – sia speaker che parlino di casi o progetti-pilota di transizione energetica, robotica, off-site, industrializzazione, passaggio dal digitale all’Ai".
La Call si rivolge dunque a due tipologie di contributor: start-up che sfruttino l’intelligenza artificiale per anticipare le sfide future del comparto e a speaker che raccontino case history o progetti che approfondiscano le potenzialità del digitale, la transizione energetica e l’industrializzazione dei processi. Le migliori proposte selezionate, in linea con le tematiche affrontate a REbuild 2025 – che con il titolo Connect minds, enable innovation svilupperà a fondo anche il tema della connessione tra intelligenza umana e artificiale - saranno raccontate durante l’evento e comunicate attraverso il sistema media di REbuild.
Col supporto di Designtech, Trentino Sviluppo e Wmf, la call intende individuare nello specifico start-up che, lavorando con l’Ai, parlino di connessioni inedite tra innovazione digitale e produzione materiale attraverso soluzioni che sfruttino il digitale per migliorare il lavoro umano, efficientare la gestione del cantiere, ottimizzare le risorse, riutilizzare le risorse o creare modelli completamente nuovi di interazione tra tecnologia e mondo reale.
REbuild è alla ricerca di testimonianze di alto livello in grado di mostrare le opportunità di sviluppo del comparto immobiliare, e delle conseguenti ricadute sociali, innescate dallo scambio tra forme diverse e complementari di intelligenza. Una connessione che crea valore nel momento in cui ha solidi e saldi riferimenti nella sostenibilità, nella decarbonizzazione, nella circolarità e nella compartecipazione diffusa dei risultati.
L’undicesima edizione di REbuild, accanto alla dimostrazione di come modelli industriali alternativi possano incrementare produttività e competitività del comparto immobiliare e sostenibilità dell’ambiente costruito, prevede, come anticipato, un imprescindibile confronto con i temi più innovativi che stanno ridefinendo l’orizzonte e i confini del comparto. L’Ai è in grado di offrire un enorme potenziamento degli strumenti digitali a disposizione, così come può rendere i processi più efficienti e innovativi, abilitando nuove possibilità per l’edilizia del futuro. La domanda di edilizia sostenibile richiede un’accelerazione nell’industrializzazione e nell’uso della robotica, all’interno del cantiere aumentato. Dall’efficacia della relazione tra uomo e macchina dipenderà il successo della transizione eco-tecnologica, in un dialogo emergente di competenze tra figure professionali tecnologicamente avanzate e operatori tradizionali.
"Partecipare alla Call for Contribution – commenta Giovanna Voltolini, Group Exhibition Manager - Riva del Garda Fierecongressi – significa avere la possibilità di condividere le proprie visioni, esperienze e know-how con una community qualificata, e diventare protagonisti del cambiamento del settore promuovendosi in un’arena di livello internazionale".
Roma, 5 feb. (Adnkronos) - Oltre 6mila volontari in 15 Regioni italiane, per un totale di più di 90mila ore di volontariato, 160 iniziative di diverso genere, dalla manutenzione delle aree verdi ad attività di divulgazione, 80 tonnellate di rifiuti rimossi dall’ambiente. Sono alcuni dei numeri della terza edizione del progetto Operazione Paladini del Territori di Fondazione Una - Uomo, Natura.
“I risultati della terza edizione dell’Operazione Paladini del Territorio sono straordinari non solo nella misura in cui vanno ad aumentare ulteriormente, se non raddoppiare, quella che è stata l’esperienza del 2023. Lo sono perché sono l’ennesima dimostrazione di quanto la comunità venatoria non sia chiusa in se stessa come viene dipinta, ma sia anzi aperta, responsabile, orgogliosa del proprio ruolo a livello sociale - ha dichiarato Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione Una -Ringrazio le associazioni venatorie tutte e ogni singolo volontario che nel corso del 2024 ha scelto di dedicarsi al proprio territorio, alla propria comunità, e di contribuire alla loro tutela insieme a Una”.
Più nel dettaglio, nel corso del 2024, il progetto è arrivato a coinvolgere oltre 6mila volontari in 15 Regioni italiane, registrando un aumento del 50% rispetto all’anno precedente. Ogni cacciatore partecipante, nel corso dell’anno, ha donato alla comunità una media di 15 ore, per un totale di più di 90mila ore di volontariato donate dalla comunità venatoria. I volontari che hanno preso parte con le proprie iniziative al progetto di Fondazione Una, coordinati da più di un centinaio di sezioni provinciali e comunali delle associazioni venatorie nazionali (in primis Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia), hanno organizzato oltre 160 iniziative di volontariato di diverso genere, dalla manutenzione delle aree verdi alla raccolta di rifiuti dispersi nell’ambiente naturale, fino ad attività di divulgazione in collaborazione con le scuole ed iniziative di supporto a progetti scientifici, portando benefici per oltre 6 milioni di cittadini che vivono nelle aree interessate.
Grazie all’impegno dei Paladini del Territorio oltre 80 tonnellate di rifiuti sono state rimosse dall’ambiente: un peso equivalente a quello di 8 camion. Tra i rifiuti raccolti e correttamente smaltiti dai cacciatori anche alcuni pericolosi ma anche rifiuti ingombranti, abbandonati da tempo nelle aree naturali, come pneumatici, elettrodomestici rotti, biciclette e altri mezzi di trasporto, ferro e rifiuti metallici. Un grande contributo alla pulizia di boschi e aree naturali è stato dato dai volontari dell’Atc Provincia di Lecce, che ha coinvolto oltre 30 sezioni locali, ma anche dalle sezioni comunali Fidc di Ferentillo, in provincia di Terni, di Cirò Marina, provincia di Crotone, e di Campolongo Tapogliano, Udine, dalla sezione provinciale Enalcaccia di Ragusa e anche da quella di Biella. Diverse sono state le iniziative volte al ripristino di sentieri, aree verdi e urbane, arrivando anche alla ricostruzione di un ponte crollato per il maltempo, in provincia di Torino, grazie alle Sezione comunale Fidc Alta Val Grande.
L’Operazione Paladini del Territorio 2024 si è caratterizzata anche e soprattutto per la varietà delle iniziative candidate: rispetto alle prime edizioni, la volontà di Fondazione Una di ampliare il perimetro del progetto, includendo le diverse iniziative attraverso le quali i circoli venatori sono attivi sul proprio territorio, ha consentito di mettere a sistema tutte le modalità di sostegno alla comunità da parte dei cacciatori. Alcune delle iniziative a scopo divulgativo hanno visto il coinvolgimento dei bambini della comunità, come quelle organizzate da Fidc Nucleo di Magenta 'Eligio Colombo', dalla sezione provinciale Fidc di Trieste, dalle Associazioni Cecinesi e da Arcicaccia in Toscana. Altre sono state dedicate alla cura delle fasce di popolazione più fragili, come è stato in provincia di Brescia, grazie alla sezione comunale Fidc di Borgosatollo.
Per il 2025, Fondazione Una rinnova l’invito a prendere parte all’Operazione Paladini del Territorio, per la sua quarta edizione, riconfermando l'obiettivo di contribuire attivamente alla preservazione e cura dell’ambiente che è stato il motore del progetto fin dalla sua nascita. L’annuncio della quarta edizione porta con sé anche la novità dell’apertura del primo sportello del Paladino del Territorio, attivo sul sito di Fondazione Una, attraverso il quale sarà possibile richiedere l’intervento dei volontari dove si dimostrerà necessario.
Roma, 5 feb. (Adnkronos) - Oltre 6mila volontari in 15 Regioni italiane, per un totale di più di 90mila ore di volontariato, 160 iniziative di diverso genere, dalla manutenzione delle aree verdi ad attività di divulgazione, 80 tonnellate di rifiuti rimossi dall’ambiente. Sono alcuni dei numeri della terza edizione del progetto Operazione Paladini del Territori di Fondazione Una - Uomo, Natura.
“I risultati della terza edizione dell’Operazione Paladini del Territorio sono straordinari non solo nella misura in cui vanno ad aumentare ulteriormente, se non raddoppiare, quella che è stata l’esperienza del 2023. Lo sono perché sono l’ennesima dimostrazione di quanto la comunità venatoria non sia chiusa in se stessa come viene dipinta, ma sia anzi aperta, responsabile, orgogliosa del proprio ruolo a livello sociale - ha dichiarato Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione Una -Ringrazio le associazioni venatorie tutte e ogni singolo volontario che nel corso del 2024 ha scelto di dedicarsi al proprio territorio, alla propria comunità, e di contribuire alla loro tutela insieme a Una”.
Più nel dettaglio, nel corso del 2024, il progetto è arrivato a coinvolgere oltre 6mila volontari in 15 Regioni italiane, registrando un aumento del 50% rispetto all’anno precedente. Ogni cacciatore partecipante, nel corso dell’anno, ha donato alla comunità una media di 15 ore, per un totale di più di 90mila ore di volontariato donate dalla comunità venatoria. I volontari che hanno preso parte con le proprie iniziative al progetto di Fondazione Una, coordinati da più di un centinaio di sezioni provinciali e comunali delle associazioni venatorie nazionali (in primis Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia), hanno organizzato oltre 160 iniziative di volontariato di diverso genere, dalla manutenzione delle aree verdi alla raccolta di rifiuti dispersi nell’ambiente naturale, fino ad attività di divulgazione in collaborazione con le scuole ed iniziative di supporto a progetti scientifici, portando benefici per oltre 6 milioni di cittadini che vivono nelle aree interessate.
Grazie all’impegno dei Paladini del Territorio oltre 80 tonnellate di rifiuti sono state rimosse dall’ambiente: un peso equivalente a quello di 8 camion. Tra i rifiuti raccolti e correttamente smaltiti dai cacciatori anche alcuni pericolosi ma anche rifiuti ingombranti, abbandonati da tempo nelle aree naturali, come pneumatici, elettrodomestici rotti, biciclette e altri mezzi di trasporto, ferro e rifiuti metallici. Un grande contributo alla pulizia di boschi e aree naturali è stato dato dai volontari dell’Atc Provincia di Lecce, che ha coinvolto oltre 30 sezioni locali, ma anche dalle sezioni comunali Fidc di Ferentillo, in provincia di Terni, di Cirò Marina, provincia di Crotone, e di Campolongo Tapogliano, Udine, dalla sezione provinciale Enalcaccia di Ragusa e anche da quella di Biella. Diverse sono state le iniziative volte al ripristino di sentieri, aree verdi e urbane, arrivando anche alla ricostruzione di un ponte crollato per il maltempo, in provincia di Torino, grazie alle Sezione comunale Fidc Alta Val Grande.
L’Operazione Paladini del Territorio 2024 si è caratterizzata anche e soprattutto per la varietà delle iniziative candidate: rispetto alle prime edizioni, la volontà di Fondazione Una di ampliare il perimetro del progetto, includendo le diverse iniziative attraverso le quali i circoli venatori sono attivi sul proprio territorio, ha consentito di mettere a sistema tutte le modalità di sostegno alla comunità da parte dei cacciatori. Alcune delle iniziative a scopo divulgativo hanno visto il coinvolgimento dei bambini della comunità, come quelle organizzate da Fidc Nucleo di Magenta 'Eligio Colombo', dalla sezione provinciale Fidc di Trieste, dalle Associazioni Cecinesi e da Arcicaccia in Toscana. Altre sono state dedicate alla cura delle fasce di popolazione più fragili, come è stato in provincia di Brescia, grazie alla sezione comunale Fidc di Borgosatollo.
Per il 2025, Fondazione Una rinnova l’invito a prendere parte all’Operazione Paladini del Territorio, per la sua quarta edizione, riconfermando l'obiettivo di contribuire attivamente alla preservazione e cura dell’ambiente che è stato il motore del progetto fin dalla sua nascita. L’annuncio della quarta edizione porta con sé anche la novità dell’apertura del primo sportello del Paladino del Territorio, attivo sul sito di Fondazione Una, attraverso il quale sarà possibile richiedere l’intervento dei volontari dove si dimostrerà necessario.
Roma, 5 feb. (Adnkronos) - L’attesa è quasi finita e il divertimento di Mirabilandia sta per tornare: giovedì 17 aprile, con orario 10.30-18.00, prenderà ufficialmente il via la nuova stagione del parco divertimenti più grande d’Italia. Quest’anno ad attendere tutti i visitatori ci sarà l’imperdibile novità di Nickelodeon Land, la nuova area dedicata alle famiglie con bambini e giovani adulti, con attrazioni e servizi a tema dove vivere giornate indimenticabili in compagnia di SpongeBob e Patrick, le Tartarughe Ninja, Dora l'esploratrice e i Paw Patrol.
Con le festività pasquali, l’apertura del Parco prevede un lunghissimo week end che durerà 11 giorni! Un momento unico per provare tutte le novità per delle esperienze memorabili. La stagione 2025 di Mirabilandia presenterà anche eventi esclusivi, nuovi show emozionanti e spettacoli per tutti i gusti. Il palinsesto definitivo è un work in progress che verrà svelato nelle prossime settimane. Per i visitatori più spericolati, niente di meglio delle attrazioni adrenaliniche da Guinness dei primati come iSpeed, Katun e Divertical; gli appassionati cowboy vivranno le atmosfere western nella Far West Valley; gli amanti dei motori troveranno il rombo delle moto a Ducati World; paura e terrore la faranno da padrone a The Walking Dead, l’horror house ispirata alla nota serie televisiva, unica in Italia; dinosauri e ambientazioni di milioni di anni fa animeranno le vie di Dinoland.
Da sabato 14 giugno a domenica 31 agosto torna anche Mirabeach, il parco acquatico più caraibico della Romagna. La stagione 2025 di Mirabilandia prenderà il via giovedì 17 aprile e si concluderà domenica 2 novembre. Per rendere il divertimento un’esperienza sempre più alla portata di tutti, anche quest’anno sarà possibile utilizzare - grazie alla partnership con Scalapay - i servizi con la formula buy now, pay later (compra ora e paga successivamente) per una dilazione della spesa per gli abbonamenti e i soggiorni con formula Parco+Hotel.
Roma, 5 feb. (Adnkronos) - "L'Italia e l'Europa respingano senza esitazioni e con fermezza il piano di Trump su Gaza, un disegno criminale che allontana qualsiasi prospettiva di pace calpestando i diritti del popolo palestinese". Così in una nota Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria Pd.