Sarà Roberto Saviano a sfidare Luigi Di Maio nelle primarie in rete del Movimento 5 stelle per scegliere il prossimo candidato premier. Ovviamente una provocazione, lanciata dallo stesso scrittore napolentano con un post su Facebook: “Approfitto di questa sede per ufficializzare la mia candidatura a premier per il M5S – si legge in un suo post – lo faccio anche per trarre il Movimento dall’impaccio di una situazione patetica per non dire bulgara”. Saviano ironizza sul fatto che Di Maio sarà l’unico “big” tra i pentastellati a partecipare alle primarie in rete, dopo che nessuno tra Roberto Fico, Nicola Morra e Alessandro Di Battista ha presentato la sua candidatura.
Lo stesso Saviano, sempre su Facebook, insiste anche sull’altro argomento al centro delle polemiche sulle primarie pentastellate: la possibilità che siano ammessi tra i candidati anche gli indagati, come previsto dal regolamento pubblicato sul blog di Grillo venerdì 15 settembre. “Per spezzare una lancia in mio favore, ammetto di non essere iscritto al Movimento, ma condivido con Luigi Di Maio lo status di indagato per diffamazione (incidenti del mestiere)”, ironizza lo scrittore.
Saviano dice anche di ispirarsi a Marco Pannella che “nel 2007 si candidò alle primarie del Pd ma fu escluso perché non soddisfaceva i requisiti richiesti dal neonato Partito democratico“. La stessa sorte toccherà anche a lui che non ha appunto i requisiti richiesti per diventare il futuro premier del M5s.