La cancellazione dei voli decisa da Ryanair coinvolgerà circa 400mila passeggeri. Ad annunciarlo è stato Michael O’Leary, numero uno della compagnia low cost irlandese che venerdì ha annunciato l’annullamento di 40-50 partenze al giorno per le prossime sei settimane – 2000–2.100 tratte da metà settembre fino alla fine di ottobre – “per migliorare la puntualità”, scesa al di sotto dell’80% “per una combinazione di ritardi e scioperi dei controllori di volo, del maltempo e dell’impatto crescente delle assegnazioni di ferie a piloti ed equipaggio di cabina”. La compagnia prevede che le richieste di rimborso arriveranno fino a 20 milioni di euro. Una stima che arriva nello stesso giorno in cui la Commissione europea ha ammonito il vettore sul fatto che “le regole sui diritti del passeggeri vanno rispettate”, dunque ci si aspetta che Ryanair li risarcisca.
La decisione ha fatto infuriare i clienti, anche italiani, preoccupati per i biglietti già acquistati, e ha indotto le associazioni dei consumatori a chiedere rimborsi e risarcimenti per le “migliaia e migliaia di viaggiatori italiani” che subiranno ripercussioni. “La normativa in vigore – ha ricordato il Codacons – stabilisce che in caso di cancellazione del volo il passeggero ha diritto alla scelta tra: rimborso del prezzo del biglietto, imbarco su un volo alternativo quanto prima possibile, o in data alternativo più conveniente per il passeggero”. Sul piede di guerra anche Federconsumatori per cui la motivazione del riposo forzato del personale sarebbe “da ricondurre al cambio di calendario imposto dalla Irish Aviation Authority, l’ente irlandese dell’aviazione, che lascerebbe al vettore un periodo di nove mesi e non più di dodici” per permettere ai dipendenti di smaltire le proprie ferie. “Un problema nell’organizzazione della compagnia, che di certo non può pesare sui passeggeri, come invece sta accadendo”, ha dichiarato Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori, chiedendo un intervento dell’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile. Anche Codacons ha intenzione di presentare un esposto all’Enac “affinché sia aperto un procedimento formale nei confronti della compagnia aerea, e sia fatta luce su come il vettore stia informando i viaggiatori” ha spiegato il presidente Carlo Rienzi.
Stessa posizione espressa dal portavoce della Commissione per i Trasporti, Enrico Brivio. Durante un briefing con la stampa a Bruxelles Brivio ha sottolineato che l’esecutivo Ue si aspetta che Ryanair “rispetti le regole Ue” sui diritti dei passeggeri i cui voli vengono cancellati, che includono sia il rimborso del biglietto sia, in determinate circostanze, un indennizzo in denaro compreso tra i 250 e i 400 euro. “Le decisioni operative – ha affermato il portavoce – vengono prese dalle compagnie aeree e non dalla Commissione, ma nello stesso tempo le compagnie aeree che operano nell’Ue devono rispettare le regole”. Nessun commento sulla strategia del vettore, dunque, ma i passeggeri che si vedono cancellare i voli hanno diritto a rimborsi e alla riprogrammazione su altri voli.
In una nota O’Leary fa sapere che il blocco dei voli per le prossime sei settimane – dal 21 settembre al 31 ottobre – “riguarda solo il 2% dei clienti della compagnia”. E chiarisce che dunque, “oltre il 98% dei nostri clienti non sarà interessato dalle cancellazioni nelle prossime sei settimane”, spiega in una nota. La low cost sta attualmente operando con circa 2.500 voli al giorno. L’amministratore ha anche tranquillizzato gli analisti comunicando che non c’è una carenza di piloti e annunciando che introdurrà un bonus fedeltà per non lasciar scappare gli equipaggi. Non a caso, O’Leary ha puntato il dito contro le compagnie aeree rivali di Gran Bretagna, Germania e Irlanda che andrebbero a caccia dei suoi piloti.
La compagnia ha pubblicato sul sito tutte le cancellazioni fino al 20 settembre e il manager ha annunciato che saranno disponibili entro fine giornata anche quelle fino a fine ottobre. Già nei giorni scorsi il responsabile comunicazione Robin Kiely aveva chiesto ai passeggeri di controllare la posta elettronica dove si procederà alle singole comunicazioni. Intanto in Spagna si è mosso il ministero dello Sviluppo che – si legge in una nota – ha sollecitato la compagnia a “fornire informazioni dettagliate sulla programmazione dei voli con partenza o arrivo in Spagna, annunciando l’apertura di un dossier per verificare che vengano rispettati i diritti dei passeggeri”. Mentre una lettera di diffida è stata inviata oggi a Ryanair da Altroconsumo e le organizzazioni Deco Proteste, Ocu e Test-Achats. Anche per questo caso, l’oggetto è la richiesta di risarcimento dei consumatori – nelle misure previste dal regolamento UE n.261/04 – e di ulteriori somme per i danni subiti dalla cancellazione che possano essere provati.