La società è stata piegata dai debiti, di cui uno da 400 milioni di dollari in scadenza nel 2018. Mentre l’esercizio fiscale che si è chiuso nel gennaio del 2017 ha registrato perdite per 36 milioni di dollari su ricavi per 11,5 miliardi
Toy R’ Us molla il colpo. Il gruppo americano dei giocattoli ha fatto istanza di bancarotta e si appresta a chiudere alcuni punti vendita mentre gli altri saranno riorganizzati. La maggior parte dei suoi 1.600 negozi resteranno aperti per le prossime festività, con l’ex colosso dei giocattoli che si impegna a usare il finanziamento da 3 miliardi di dollari ottenuto nell’ambito del Chapter 11 per continuare a rifornire i negozi e alimentare le sue operazioni. ”E’ l’alba di una nuova era per noi: ci aspettiamo che i limiti finanziari che ci hanno ostacolato saranno affrontati in modo efficace e duraturo”, ha detto l’amministratore delegato Dave Brandon. Toys R’ Us è stata acquistata nel 2005 per 6,6 miliardi di dollari da Vornado Realty Trust e dai due fondi di private equity Bain Capital e KKR & Co. Un’acquisizione che non è riuscita a rilanciare la società, piegata dai debiti, di cui uno da 400 milioni di dollari in scadenza nel 2018. Mentre l’esercizio fiscale che si è chiuso nel gennaio del 2017 ha registrato perdite per 36 milioni di dollari su ricavi per 11,5 miliardi.