Cronaca

Il Dalai Lama a Firenze dopo vent’anni: “Chi è terrorista non è religioso. Vivere in armonia è possibile”

La massima autorità del buddhismo, Tenzin Gyatso, è ospite del Nelson Mandela Forum, nel capoluogo toscano, per inaugurare la terza edizione del Festival delle Religioni. Per l'occasione il sindaco di Firenze Dario Nardella gli ha consegnato il "sigillo della pace"

“È terribile che le religioni siano fonte di conflitto. Chi è terrorista non è religioso“. Con queste parole il Dalai Lama ha fatto il suo ritorno, dopo vent’anni, a Firenze. La massima autorità del buddhismo, Tenzin Gyatso, è ospite del Nelson Mandela Forum, nel capoluogo toscano, per inaugurare la terza edizione del Festival delle Religioni (19 e 22-23 settembre). Un incontro, moderato dalla presidente Rai Monica Maggioni, che ha puntato tutto sulla tolleranza: “Esistono nel mondo tante religioni diverse, portatrici di filosofie diverse, ma questa diversità è fondamentale, non è un problema”, ha detto il Dalai Lama. “È possibile vivere in armonia e in pace nel mondo? Io vi dico di sì. Ad esempio in India, da più di mille anni, tutte le religioni e le culture convivono pacificamente. Noi siamo un’unica comunità di 7 miliardi di esseri umani e dobbiamo stare insieme sviluppando l’amore universale, la pace universale, il perdono universale”.

Religione e terrorismo, ha continuato Tenzin Gyatso, non devono essere sinonimi. “Spesso vediamo affiancare il termine terrorista al termine religioso. Si parla ad esempio di terrorista musulmano, terrorista buddhista. Io sono molto contrario a denominare con il termine terrorista chi è religioso, perché al momento in cui uccidi non sei più un religioso, sei solo un terrorista”, ha detto il capo spirituale e politico del Tibet.

All’incontro hanno partecipato anche padre Enzo Bianchi, fondatore della comunità ecumenica di Bose, una comunità religiosa formata da monaci di entrambi i sessi provenienti da Chiese cristiane diverse, e Izzedin Elzir, imam di Firenze e presidente dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia. “Il terrorismo è una bestemmia alla religione, alla fede religiosa”, ha detto l’imam Elzir, “Invito tutti quanti, in particolare anche i giornalisti, a non associare il terrorismo ad alcuna religione, ma non solo questo: dobbiamo lavorare tutti quanti per cercare di essere sempre vigili perché il terrorismo, purtroppo, oggi, sta colpendo dovunque, e collaborare insieme per andare oltre le paure“.

In mattinata il Dalai Lama ha ricevuto dal sindaco di Firenze Dario Nardella il “sigillo della pace”. “Ho il piacere, a nome della comunità fiorentina, di consegnarle questa storica onorificenza adottata dal XV secolo”, ha detto Nardella, “come simbolo di pace e di libertà, perché non c’è libertà senza pace”.