Aggressioni, aumento del numero dei suicidi degli agenti, ridotto numero del personale, sovraffollamento delle carceri. I sindacati della polizia penitenziaria si sono ritrovati a Montecitorio per un presidio di protesta nel giorno del bicentenario del corpo. “Stiamo ritornando al numero di detenuti che aveva determinato la condanna della sentenza Torreggiani, quando l’Italia è stata condannata per trattamento inumano dei reclusi. E intanto il numero degli agenti è sceso di 3mila unità”, ha spiegato Salvatore Chiaramonte, segretario della FpCgil. “L’Italia ha aperto spazi, ma non ha rispettato lo spirito della sentenza. Lavorare per un futuro reinserimento del detenuto così è impossibile”, condividono dalla Fns Cisl.