Un 27enne della Sierra Leone è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale. Secondo la ricostruzione del procuratore Mapelli, avrebbe violentato la giovane nel bagno della struttura di accoglienza. Per fermarlo sono intervenuti altri due stranieri che poi hanno avvertito le autorità
Un 27enne della Sierra Leone, richiedente asilo, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver abusato di una giovane operatrice culturale di 26 anni a Fontanella, nel Bergamasco. La vicenda è avvenuta all’interno di una cascina che funge da struttura di accoglienza ed è stata ricostruita dal procuratore capo di Bergamo, Walter Mapelli. Secondo il suo racconto, il giovane mercoledì mattina ha avvicinato la ragazza per poi spingerla in un bagno, dove avrebbe abusato di lei. La 26enne ha tentato di difendersi e le sue urla hanno attirato l’attenzione di altri due stranieri richiedenti asilo che sono riusciti a liberarla.
I due migranti intervenuti a difesa della donna hanno sfondato la porta e hanno tentato di bloccare l’aggressore. Il 26enne è però fuggito lanciandosi dal primo piano della cascina. Nel frattempo gli altri ospiti della struttura hanno avvertito i carabinieri della stazione di Calcio. Grazie alle loro segnalazioni il giovane è stato successivamente rintracciato e arrestato. La giovane è stata invece trasferita all’ospedale di Treviglio. Sul posto anche il Nucleo investigativo dei carabinieri di Bergamo per i rilievi del caso, coordinati dal sostituto procuratore Davide Palmieri.
La struttura coinvolta è la cascina Fenatica che, scrive BergamoNews, accoglie circa una ventina di richiedenti asilo da un paio d’anni. A gestire la comunità è la Terra Promessa Società Cooperativa Sociale.